Brexit, Make Uk avverte Rishi Sunak: le industrie manifatturiere europee ora diffidano del Regno Unito

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L'organizzazione commerciale Make Uk

L’organizzazione commerciale Make Uk aumenta la pressione su Rishi Sunak chiedendo un urgente ripristino delle relazioni politiche e commerciali con l’Unione Europea.

Il rapporto Make Uk: le industrie manifatturiere europee sono diventate più diffidenti negli affari con il Regno Unito post-Brexit

La Brexit, che ha comportato l’interruzione delle relazioni politiche e commerciali con l’Unione Europea, ha indebolito fortemente gli scambi commerciali, e i rapporti fiduciari tra le industrie manifatturiere europee e la Gran Bretagna post-Brexit.

A dirlo, anzi a metterlo nero su bianco, Make Uk, l’organizzazione commerciale che raccoglie tutte le più importanti industrie manifatturiere nel Regno Unito come per esempio Jaltek e AM Defence & Marine.

L’analisi è inserita in una pubblicazione ufficiale di Make Uk, diramata recentemente a tutti i membri dell’organizzazione.

Nel report – che ha messo sotto esame oltre cento industrie manifatturiere – si afferma che più della metà delle industrie interpellate ha espresso forte preoccupazione per come le industrie manifatturiere europee diffidano, a questo punto, degli affari in Gran Bretagna e come oltre il 40% dei suoi membri sia convinta che il caos politico dell’ultimo anno abbia danneggiato l’immagine del Regno Unito come possibile meta per gli investimenti diretti esteri.

Stephen Phipson, Ad di Make Uk: occorre costruire relazioni più solide con l’Unione Europea

L’amministratore delegato di Make Uk, Stephen Phipson, ha sostenuto la necessità di costruire relazioni più forti con l’Unione Europea, ed è arrivato a chiedere un urgente ripristino delle relazioni politiche e commerciali con l’UE, invitando sopratutto il governo, e il Primo ministro Rishi Sunak a fare ulteriori progressi dopo l’accordo Windsor framework sul commercio post-Brexit in Irlanda del Nord.

In aggiunta a questo, il report di Make Uk (scaricabile qui) ha inoltre evidenziato come molte industrie manifatturiere stanno cercando di diversificare le loro catene di approvvigionamento al di fuori della zona euro ma – per le preoccupazioni dovute all’instabilità politica – il danno alle relazioni commerciali del Regno Unito non è stato limitato solo all’UE: il 35% delle industrie interpellate concorda su come anche i fornitori del resto del mondo sono al momento più sfiduciati verso il Regno Unito.

Nel frattempo, la banca d’investimento e società di servizi finanziari statunitense Citigroup ha dichiarato lunedì che prevede raddoppiare il numero di dipendenti a Parigi, costruendo un nuovo trading floor nella capitale francese, parte di un graduale spostamento da parte dei creditori globali lontano da Londra dopo decenni di utilizzo del Regno Unito come hub principale per le imprese dell’UE.

Al Primo ministro Rishi Sunak il duro compito di arginare questo fenomeno.

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