ICI, tavola rotonda su Primo Levi e la Science Fiction

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Domani, mercoledì 18 Maggio, l’Istituto Italiano di Cultura organizza una giornata di studi sui contributi di Primo Levi alla Science Fiction

Primo Levi e la Science Fiction sono i protagonisti della conferenza di domani all’Istituto Italiano di Cultura. Se l’autore, ebreo torinese, è principalmente noto al pubblico per l’autobiografico Se questo è un uomo , dove racconta la sua esperienza nel campo di sterminio di Auschwitz, Levi, chimico di formazione,  ha anche scritto due raccolte di racconti brevi che oggi sono categorizzate come appartenenti al genere della Science Fiction: Storie naturali (1966) e Vizio di forma (1971).

Analizzando i contributi di Levi al genere, la tavola rotonda di domani mira a riconsiderare il ruolo della Science Fiction all’interno dell’Italianistica. Il dibattito includerà esperti della produzione letteraria di Levi , in dialogo con giovani ricercatori, che cercheranno nuovi spunti interdisciplinari per ravvivare la ricerca del settore.

Evento frutto di una collaborazione internazionale

La conferenza, organizzata da Eleonora Lima del Trinity College Dublin, Michele Maiolani dell’ Università di Cambridge e Marco Malvestio dell’Università di Padova e dell’ Università della Carolina del Nord a Chapel Hill, si terrà in inglese, di persona all’ICI, grazie al supporto dell’ICI stesso, oltre alla Society for Italian Studies, il Cambridge-Intesa Sanpaolo Fund, il Londra European Union’s Horizon 2020 Research and Innovation Programme e il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova.

Programma fitto per Primo Levi a Belgrave Square

Per l’intera giornata di mercoledì, il 39 di Belgrave Square si trasformerà in un luogo di dibattito sui contributi dello scrittore torinese al genere della science fiction, il ruolo di tale genere all’interno dell’Italianistica e la percezione che ne aveva Levi stesso.

Interverranno, oltre ai tre professori organizzatori, importanti esperti del settore provenienti da università anglosassoni, tra cui Charlotte Ross dell’Università di Birmingham, Florian Mussgnug dell’University College London, Pierpaolo Antonello e Robert Gordon dell’Università di Cambridge, e atenei italiani, come Marzia Beltrami dell’Università di Tartu, Francesco Cassata dell’Università di Genova ed Emiliano Guaraldo di Ca’ Foscari.

Il programma è consultabile seguendo questo link, ed è possibile riservare un posto qui.

 

 

 

 

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