Global Network UK, a Londra il successo del networking offline

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Ha riscosso enorme successo il Global Network UK tenutosi ieri, 9 Febbraio 2022, a Piccadilly Circus. L’intervista agli organizzatori.
Ha riscosso enorme successo il Global Network UK tenutosi ieri, 9 Febbraio 2022, a Piccadilly Circus. L’intervista agli organizzatori.

Ha riscosso un notevole successo il Global Network UK tenutosi ieri, 9 Febbraio 2022, a Piccadilly Circus. L’intervista agli organizzatori.

Global Network UK, l’evento di networking offline

In una Londra che piano piano riprende la vita pre-pandemia (con tutte le limitazioni del caso), ritornano gli eventi di networking offline. Tra i maggiori player in circolazione, Confassociazioni UK e London Connector.

Loro i maggiori organizzatori (insieme a British Argentine Chamber of Commerce, Lithuanian Chamber of Commerce in the U.K. e Polish Business Link) dell’evento tenutosi ieri nel ristorante italiano Granaio a Piccadilly Circus.

Il primo evento offline del 2022 di Confassociazioni UK, Global Network UK ha visto la partecipazione di circa 200 persone. Stefano Potortì, presidente di Confassociazioni UK, e Duccio Zambrini, presidente di London Connector, si sono detti particolarmente soddisfatti della giornata. Noi di Londra Notizie 24 abbiamo avuto l’occasione di intervistarli in occasione di Global Network UK.

Duccio Zambrini, presidente di London Connector: Eventi per fare networking

Partiamo da una domanda semplice: come mai questo evento? Quali sono le necessità e gli obiettivi dietro?

L’idea è quella di aggregare gruppi distinti di imprenditori per fare networking. Noi di London Connector abbiamo sempre lavorato in questo senso. Crediamo molto nei rapporti tra persone, perché possono nascere idee e collaborazioni che diventeranno i maggiori player imprenditoriali del futuro.

A questa filosofia credono anche i business men di Londra e dintorni. Ecco perché oggi possiamo vantare circa 200 persone all’eventoIl concept era quello di un formato libero, nel quale il singolo imprenditore ha scelto come partecipare. Abbiamo iniziato creando un gruppo whatsapp, dove le persone hanno avuto modo di conoscersi, prima di incontrarsi dal vivo in uno dei primi eventi offline dopo della pandemia.

È anche importante sottolineare che non ci siamo relegati ad una sola categoria di imprenditori, per nazionalità. L’evento di oggi è organizzato da noi di London Connector, Confassociazioni UK, Polish Business Link, la Camera di commercio argentina e la Camera di commercio lituana. D’altronde, ci siamo sempre trovati bene con i soci di Confassociazioni UK: da questa collaborazione (e condivisione di interessi) è nata l’idea di Global Network UK.

Avete già in mente il futuro di Global Network UK ed altri progetti con la firma di London Connector?

London Connector fa eventi da 10 anni, anche se prima era sotto un diverso nome. Si posiziona per facilitare connessioni human-to-human, quelle più naturali e proficue, a nostro parere.

Per quanto riguarda i nostri progetti, abbiamo sempre cercato (e continueremo a farlo) di dare una certa varietà alle nostre proposte. Partiamo da eventi di socializzazione a quelli di business, passando per eventi specifici e settoriali. Definirei la nostra azione come duplice: interessi verticali ed eventi orizzontali

In futuro, queste giornate verranno organizzate con regolarità e, per la maggior parte, offline, includendo anche eventi di charity. Non mancherà, però, la possibilità di qualche webinar online, per intercettare le necessità e gli interessi di chi ancora non è in zona.

L’intenzione, nel futuro, è quella di sopperire alla mancanza, sentita, della prima fase della pandemia. London Connector ha chiuso con la pandemia: non avevamo previsto intensità e tempi dell’effetto Covid. D’altronde, chi poteva? A luglio, però, abbiamo ripreso con gli eventi. Siamo orgogliosi, perché questo è il primo dove non chiediamo più il test all’ingresso.

Stefano Potortì, presidente di Confassociazioni UK

Abbiamo anche avuto l’occasione di intervistare il presidente di Confassociazioni UK, Stefano Potortì. Calabrese di nascita e con una laurea in economia aziendale, decide di spostarsi in Regno Unito nel 2003 per imparare la lingua. A differenza delle sue intenzioni iniziali (sperava di tornare in Italia nel breve periodo), Potortì rimane a Londra, innamorato della natura cosmopolita della capitale britannica.

Nel 2009 decide di mettersi in proprio e propone Sagitter One, azienda di consulenza per il settore ristorazione e promozione agroalimentare. Nel 2014 fonda anche Sagitter Training, con cui aiuta italiani che vanno all’estero a fare stage o corsi di lingue. Tra le sedi, Londra, Dublino e Barcellona.

A partire dal 2021 è presidente di UK Confederation di Confassociazioni e vanta, dal 2017, una posizione di consulente esterno alla Camera di Commercio Italiana in UK.

Mi potrebbe parlare di Confassociazioni UK?

Con UK Confederation abbiamo aperto la branch del Regno Unito, di Confassociazioni, appunto Confassociazioni UK, Promuoviamo il modo tradizionale di fare networking offline ed online, collegando persone e società per far sì che tra di loro trovino la quadra.

Siamo un’organizzazione internazionale. Nel senso, colleghiamo tutti, senza distinzioni basate sulla nazionalità. Non vogliamo essere l’ennesima associazione italiana che si inserisce in un mercato (quello dell’italianità all’estero) che è al limite della saturazione. Il nostro punto di forza è che noi, da subito, ragioniamo per prendere il meglio di tutte le culture. Questo non significa che non siamo fieri di essere italiani. Siamo anche fieri di essere cosmopoliti, ecco.

Tornando a Confassociazioni. È stata fondata 8 anni fa in Italia da Angelo Deiana. Prima si è articolata nelle varie  regioni, poi ha avviato specializzazioni settoriali. Di recente ha avviato anche  Confassociazioni Giovani e Confassociazioni Young World. E io credo molto in questi ultimi due progetti, con cui Confassociazioni investe sui giovani, perché, personalmente, non credo al taglio generazionale”: c’è un continuo dialogo tra vecchie e nuove generazioni. Serve per non dimenticare il passato, ma nemmeno rimanerne ancorati.

Infine, cosa pensi dell’evento di oggi?

In una frase: è andata alla grande. Abbiamo accolto tanta gente e non solo proveniente dal nostro paese. Si è creato un vero e proprio ambiente internazionale: è questo quello che volevamo e ci siamo riusciti.

Insomma, la gente si sta divertendo e sta sfornando idee e progetti interessanti. Si respira l’aria di creatività in tutto il ristorante. Ho ricevuto già numerosi feedback positivi e l’evento non è ancora finito. Mi posso dire davvero soddisfatto. 

In conclusion, un grande successo per il Global Network UK e si attende che verrà replicato nel corso delle prossime occasioni. La comunità italiana in Regno Unito, così come gli imprenditori internazionali della corona, possono usufruire di uno strumento che, a fine pandemia, sembra pronto ad accelerare la macchina del progresso.

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