Dante e Pinocchio hand by hand e poi Fenoglio: è stata davvero ricca di stimoli la Settimana della Lingua Italiana della Dante Society Liverpool.
Italy Made Me award per i talenti italiani, ecco i ricercatori premiati nel 2024
Ecco i giovani ricercatori italiani di talento che il 4 dicembre hanno ricevuto all’Ambasciata d’Italia a Londra il premio Italy Made Me 2024.
Lo spettacolo di Vinicio Capossela alla Union Chapel? Ve lo racconta un Londoner
Una serata che ha mescolato i confini tra spettacolo e rito, tra concerto e teatro. Vinicio Capossela, il maestro del canto e del racconto, ha conquistato il pubblico della Union Chapel di Londra con una performance che si può definire trasformativa.
Wine Dark Short Film Festival: inclusività e neurodiversità in scena a Londra – Intervista a Tessa Battaiotto
Nell’anno che sta per concludersi Londra è stata teatro di diversi interessanti appuntamenti per gli appassionati di cinema, alcuni dei quali al loro debutto assoluto. I festival cinematografici l’hanno fatta da padrone e Londra Notizie 24 è stato sempre in prima linea per raccontarvi tutto e non farvi perdere il più piccolo particolare delle giornate di festival.
Tra questi ce n’è stato uno di breve durata ma di forte impatto, intensità, coraggio: il Wine Dark Short Film Festival, primo festival cinematografico della città di Londra dedicato esclusivamente alla salute mentale e alla neurodiversità.
Cinema italiano protagonista al London Focus 2024, grande evento del networking nell’audiovisivo
L’Italia del Cinema e non solo presente in forze al London Focus 2024, evento leader nel settore delle industrie creative, che si terrà il 10 e 11 dicembre 2024 al Business Design Centre di Londra.
Lorenzo Kruger al Brevevita è un calabrone che sa
…È già stata detta ogni singola parola
Ma il calabrone non potrebbe volare
E non sapendolo vola…
E dunque è successo: doppio appuntamento per Lorenzo Kruger (di cui sopra una strofa del pezzo Il Calabrone) al Brevevita, la scorsa domenica. E chi se la scorda.
Il Brevevita
Sono arrivata procedendo per grandi falcate dall’Overground alla bottega delle meraviglie, appunto il Brevevita, di cui già vi avevo parlato qui, con la stanchezza in corpo di una settimana intensa. Natalino “the healer”, con lo stile fotonico che lo contraddistingue, mi ha subito guarita dal male grazie a un vino bianco dei suoi. Lettrici e lettori, io continuo a ripetere che assolutamente li dovete assaggiare, e no, non mi paga nessuno per dirvelo.

Mi sono quindi palesata per il primo slot e, arrivata in anticipo, sono riuscita a godermi tutta una serie di piccoli e importanti dettagli nella bolla di fairy lights dell’attesa: il design delle etichette, le coppie al primo appuntamento intente a degustare snack e calici, le avventure di uno chef di Torino, i sorrisi sempre pieni di Silvia.
Lorenzo Kruger vulnerabile
Lorenzo era tra noi, insieme a noi. Una chiave di violino con la testa riccia e gli occhiali. La voce profondissima. Ha cominciato a suonare in ritardo, ma glielo abbiamo perdonato.
“È da molto che non faccio piano e voce”, l’incipit dell’incipit in cui si sono rincorse scuse ma anche big hypes. Lorenzo Kruger, seduto o in piedi, in gruppo o da solista, è magnetico. I testi e la sua interpretazione superano il distacco di un artista raffinato e ricco di sarcasmo, che il pubblico percepisce fermandosi sulla superficie delle cose. Lorenzo Kruger non compiace affatto, anzi sbeffeggia e minimizza, a partire da lui stesso.
Non ha scaletta? Lo dice. Non ricorda le lyrics? Lo dichiara. Fa una battuta che non plana? Si tace e va avanti. Questo, Lorenzo, lo apprezzo assai.

Vedendolo incorniciato nelle sigarette violente, con un faro viola sparato in faccia, immerso per un millesimo di secondo nel silenzio, questo paroliere ha offerto ai presenti tutta la sua vulnerabilità. Nell’intervista che aveva rilasciato qui, rispondendo alla domanda “Se potessi tornare agli anni d’oro dei Nobraino, c’è qualcosa che rifaresti diversamente?”, Kruger ha risposto: “Sono stato maleducato e altezzoso. Questo mi dispiace e vorrei poter riparare con tutti quelli che credono io sia uno stronzo.” Ecco, Lorenzo, quando canti, o meglio, reciti le tue canzoni al piano, tutto passa e diventa altro, diventa leggero, e nel tuo megaverso si rischia di perdersi.
SoloKruger
Dalla crepa dei Nobraino il SoloKruger è l’intarsio d’oro, è il calabrone che nonostante tutto vola, ma a differenza del calabrone, lo sa.
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Quand’ero ancora una “studentessa universitaria, triste e solitaria, nella sua stanzetta umida” (comincio col citare Cristicchi, perdonatemi, è pur sempre sabato mattina), decisi alla fine del mio percorso di incentrare la tesi su un tema che poi mi è rimasto per sempre a cuore: la satira politica, e in particolare, la storia della satira politica in Italia.
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