Lorenzo Kruger al Brevevita è un calabrone che sa

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Lorenzo Kruger al Brevevita di Londra
Lorenzo Kruger al Brevevita di Londra

…È già stata detta ogni singola parola
Ma il calabrone non potrebbe volare
E non sapendolo vola…

E dunque è successo: doppio appuntamento per Lorenzo Kruger (di cui sopra una strofa del pezzo Il Calabrone) al Brevevita, la scorsa domenica. E chi se la scorda.

Il Brevevita

Sono arrivata procedendo per grandi falcate dall’Overground alla bottega delle meraviglie, appunto il Brevevita, di cui già vi avevo parlato qui, con la stanchezza in corpo di una settimana intensa. Natalino “the healer”, con lo stile fotonico che lo contraddistingue, mi ha subito guarita dal male grazie a un vino bianco dei suoi. Lettrici e lettori, io continuo a ripetere che assolutamente li dovete assaggiare, e no, non mi paga nessuno per dirvelo.

Lorenzo Kruger al Brevevita di Londra
Lorenzo Kruger al Brevevita di Londra

Mi sono quindi palesata per il primo slot e, arrivata in anticipo, sono riuscita a godermi tutta una serie di piccoli e importanti dettagli nella bolla di fairy lights dell’attesa: il design delle etichette, le coppie al primo appuntamento intente a degustare snack e calici, le avventure di uno chef di Torino, i sorrisi sempre pieni di Silvia.

Lorenzo Kruger vulnerabile

Lorenzo era tra noi, insieme a noi. Una chiave di violino con la testa riccia e gli occhiali. La voce profondissima. Ha cominciato a suonare in ritardo, ma glielo abbiamo perdonato.

“È da molto che non faccio piano e voce”, l’incipit dell’incipit in cui si sono rincorse scuse ma anche big hypes. Lorenzo Kruger, seduto o in piedi, in gruppo o da solista, è magnetico. I testi e la sua interpretazione superano il distacco di un artista raffinato e ricco di sarcasmo, che il pubblico percepisce fermandosi sulla superficie delle cose. Lorenzo Kruger non compiace affatto, anzi sbeffeggia e minimizza, a partire da lui stesso.

Non ha scaletta? Lo dice. Non ricorda le lyrics? Lo dichiara. Fa una battuta che non plana? Si tace e va avanti. Questo, Lorenzo, lo apprezzo assai.

Lorenzo Kruger al Brevevita di Londra
Lorenzo Kruger al Brevevita di Londra

Vedendolo incorniciato nelle sigarette violente, con un faro viola sparato in faccia, immerso per un millesimo di secondo nel silenzio, questo paroliere ha offerto ai presenti tutta la sua vulnerabilità. Nell’intervista che aveva rilasciato qui, rispondendo alla domanda “Se potessi tornare agli anni d’oro dei Nobraino, c’è qualcosa che rifaresti diversamente?”, Kruger ha risposto: “Sono stato maleducato e altezzoso. Questo mi dispiace e vorrei poter riparare con tutti quelli che credono io sia uno stronzo.” Ecco, Lorenzo, quando canti, o meglio, reciti le tue canzoni al piano, tutto passa e diventa altro, diventa leggero, e nel tuo megaverso si rischia di perdersi.

SoloKruger

Dalla crepa dei Nobraino il SoloKruger è l’intarsio d’oro, è il calabrone che nonostante tutto vola, ma a differenza del calabrone, lo sa.

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Silvia Pellegrino
Silvia è una scrittrice italiana, nata e cresciuta a Roma, e attualmente residente a Londra. Si è appassionata alla scrittura fin da quando era bambina, e ha iniziato a comporre poesie all'età di dieci anni. Cresciuta in una famiglia matriarcale, ha sviluppato un interesse per l'universo femminile, che ha ispirato il suo libro di racconti 'The Spoons'Tales'. Quest'ultimo, ancora in lavorazione, racconta le donne, indagando diversi temi: dalla sessualità al rapporto con il proprio corpo; dall'amore alla morte. Appassionata sia di letteratura che di cinema, ha scritto la sceneggiatura del cortometraggio di video-poesia 'The Molluscs Revenge', diretto e prodotto dalla società di produzione video @studio_capta, nel 2020. Silvia ha individuato nella videoarte e nella videopoesia il perfetto contenitore di contenuti dove far incontrare linguaggi diversi, percepiti come strumento di analisi interpretativa in grado di reificare le diverse sensibilità artistiche, trasformandole in immagini poetiche. Ha collaborato inoltre con il quotidiano nazionale online @larepubblica e la rivista @sentieriselvaggi scrivendo diversi articoli e recensioni cinematografiche dal 2012 al 2016. Nel 2020 il suo racconto “Una lupa mannara italiana a Londra” è stato uno dei vincitori del concorso di scrittura @IRSE RaccontaEstero.

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