Italian Symposium, Elsa Fornero a Londra dice sì al salario minimo

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Italian Symposium, Elsa Fornero parla di disoccupazione giovanile, riforme, produzione e salario minimo alla London School of Economics.

Italian Symposium, Elsa Fornero a Londra dice sì al salario minimo

Disoccupazione giovanile, riforme, produzione e salario minimo. Sono questi alcuni degli argomenti toccati dall’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero, ospite, a Londra, dell’Italian Symposium organizzato dalla Italian Society della London School of Economics il primo marzo 2023.

Di fronte ad un centinaio di studenti italiani, l’ex ministro Fornero ha rappresentato un quadro economico dell’Italia attuale abbastanza sconfortante, con problemi di declino demografico e mancate riforme, disoccupazione giovanile e innovazione tecnologica che stenta a decollare.

Ma la sorpresa è arrivata alla fine, quando su precisa domanda di una studentessa, l’ex titolare del dicastero del Lavoro si è detta, oggi, favorevole all’introduzione di un salario minimo legale nel nostro Paese.

Mancate riforme e disoccupazione giovanile

L’economista ed ex ministro Fornero non ha, inizialmente, offerto grandi novità al suo pensiero economico, rappresentando uno scenario del paese ormai noto da troppi anni.

C’è la necessità di un mercato del lavoro più flessibile, ma allo stesso tempo meno precario sul fronte della sicurezza sociale, che trova i suoi punti di debolezza nel declino demografico che affligge una società italiana vecchia e poco innovativa.

La soluzione, per Fornero, resta l’immigrazione, che potrebbe rilanciare il Paese abbassandone l’età media, mentre l’innovazione tecnologica potrebbe avere una forte accelerazione grazie alla nuova Europa green, che ha deciso di imporre un ritmo molto sostenuto alla rivoluzione ecologica nei prossimi anni.

La difficoltà nell’approvare le riforme resta però uno degli scogli maggiori per l’Italia, da sempre molto conservatrice, sia per mentalità, che per struttura statale, ferma ad un sistema post Seconda guerra mondiale, creato per dare assistenza e lavoro a tutti, ma non più attuale nel modello globale odierno.

Sì al salario minimo

Sul salario minimo, invece, Elsa Fornero avrebbe cambiato idea, a più di dieci anni dal suo incarico di Governo, quando si diceva contraria alla sua introduzione legale.

In quel momento, ha affermato l’ex ministro rispondendo alle domande del pubblico, il salario minimo sarebbe stato controproducente per il mercato del lavoro, ma oggi la situazione sembra cambiata.

La forte spinta inflazionistica, e la stagnazione decennale dei salari italiani suggeriscono la necessità di un salario minimo, per diminuire il divario salariale ormai troppo marcato, tra i giovani e le altre fasce produttive del Paese.

I giovani infatti non riescono più a contribuire ai consumi interni e a sostenere un sistema pensionistico difficile da riformare, data la sua struttura cumulativa.

I salari sono ormai, soprattutto in alcune zone, molto al di sotto del limite accettabile, e non consentono ai giovani di creare delle famiglie o di creare quella richiesta di credito che possa rilanciare il Paese e le sue imprese.

Per approfondire, qui il video integrale con l’intervento di Elsa Fornero all’Italian Symposium:

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