Common law senza segreti con il Research Textbook di diritto societario in italiano

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Il Research Texbook del diritto societario nella Common law e nel diritto italiano scritto da Pierre Di Gioia e Camilla Della Giustina (Photo credit P. Nigro).
Il Research Texbook del diritto societario nella Common law e nel diritto italiano scritto da Pierre Di Gioia e Camilla Della Giustina (Photo credit P. Nigro).

Presentato alla Camera il nuovo Research Texbook del diritto societario scritto da Pierre Di Gioia e Camilla Della Giustina. Drago: Essenziale per gli operatori del Diritto internazionale.

Common law senza segreti con il Research Textbook di diritto societario in italiano

Simone Billi, deputato e presidente del Comitato Italiani all'Estero (photo credits P. Nigro).
Simone Billi, deputato e presidente del Comitato Italiani all’Estero (photo credits P. Nigro).

Una innovativa analisi della Common law britannica e del sistema giuridico italiano di Civil law, sono contenuti nel Research Textbook del Diritto societario presentato lunedì 15 gennaio 2024 alla Camera dei Deputati.

Il volume, pubblicato dall’editore Cacucci di Bari, è impreziosito da una prefazione di Francesco Fimmanò, carismatico studioso di diritto commerciale.

Il Research textbook è scritto a quattro mani da Pierre Di Gioia Carabellese, avvocato scozzese di origini italiane e docente di diritto in università del Regno Unito, e Camilla Della Giustina, dottoranda di ricerca e tirocinante alla Corte Costituzionale.

I due autori lo hanno prresentato insieme a Simone Billi, deputato eletto nella circoscrizione Europa della Camera, Roberto Ranucci, professore associato di Diritto commerciale all’Università Mercatorum, e Valeriano Drago, avvocato in Regno Unito e presidente di Italawyer.

Di Gioia: Il diritto commerciale nella Common law e nel diritto italiano

Pierre Di Gioia , solicitor e professor of Law. (photo credits PIN24 / P. Nigro).

Pierre Di Gioia, solicitor e professor of Law (photo credits PIN24 / P. Nigro).

Il manuale, scritto in lingua italiana, si propone come strumento utile per gli operatori del diritto che vogliono conoscere tanti aspetti interessanti della Common law britannica, ma offre spunti di riflessione anche agli studiosi ed ha risvolti persino giuspublicistici che potrebbero ispirare l’operato del Legislatore italiano.

“Nel panorama dei testi italiani di diritto societario e commeriale mancava un testo che analizzasse sia il diritto italiano che il corrispondente diritto di Oltremanica, la Common Law, che tra l’altro è adottato anche in molti Paesi del Commonwealth e che si basa sul precedente ed è ben distinto dal Civil law dei Paesi continentali”, ha confermato il professor Di Gioia.

“Tra l’altro, questo nuovo testo sfata alcuni falsi miti tutto ra diffusi tra gli operatori italiani, tra cui quello che la company, sia essa Plc o Limited, operi in un sistema rigoroso ed efficiente. In realtà nel regime di Common Law non esistono alcuni importanti istituti di “controllo” come il collegio sindacale previsto dal diritto italiano”.

Questo Research textbook del diritto societario si rivela ancor più utile sul piano operativo dopo che il Regno Unito con la Brexit è uscito dall’Unione europea e non è più sottoposto ai principi guida dettati a Bruxelles.

“Va detto anche – ha spiegato Di Gioia – che la Common Law non è solo  “inglese”, in quanto esiste anche il diritto scozzese, ma i due sistemi giuridici non hanno grandi differenze in materia di Business law, di Employment law, di Diritto bancario e societario. In questi campi è in vigore una unica legislazione. Il che potrebbe suscitare ulteriori riflessioni anche di tipo giuspublicistico, in un Paese come l’Italia in cui tanto si discute di Federalismo e di autonomie locali”.

Della Giustina: Un modello per la riflessione giuspublicistica

Camilla Della Giustina, autrice del Researech Texbook sul Diritto commerciale (Photo credit p. Nigro).
Camilla Della Giustina, autrice del Researech Texbook sul Diritto commerciale (Photo credit p. Nigro).

Nel testo, iinoltre, si esaminano anche le regolamentazioni di alcuni temi di strettissima attualità nel diritto delle imprese e dell’economia, come l’Intelligenza artificiale, il Metaverso e la sostenibilità.

Basti pensare che il Legislatore britannico è stato il primo a introdurre le ESG, Environmental, Social e Governance Regulations, come ha ricordato Camilla Della Giustina, che ha svolto parte dei suoi percorsi di ricerca nelle istituzioni giuridiche inglesi e scozzesi, e che, come coautrice del libro, si è soffermata sulla “parte tecnologica del diritto e sulle inclusioni tra diritto pubblico e diritto societario”.

Si tratta di temi che diventano ancor più di attualità nel caso delle attività delle Big Company tecnologiche, le Big Tech, come Google, Facebook, Instagram, con profili che attengono alla concorrenza, alla regolamentazione dei mercati, al diritto commerciale e societario.

“La riflessione conclusiva – ha spiegato la ricercatrice – è che è possibile che il diritto societario si ponga come modello alla riflessione pubblicistica e costituzionalistica”.

Basti pensare che Google ha elaborato, sia pure solo per finalità interne, una Costituzione per gli esseri robotici e sintetici, “introducendo l’idea che le company tecnologiche possano diventare quasi un laboratorio empiric  o del diritto e che le norme che regolano la società umana si possano applicare a una società interamente tecnologica, e quasi presagendo che si potrebbe arrivare a riconoscere uno status giuridico ai robot. Insomma una norma interna per i rapporti tra esseri umani e robot, che può travalicare i confini aziendali e arrivare in sede publicistica e costituzionale”.

Ranucci: Un libro sullo Ius mercatorum

Roberto Ranucci, professore di Diritto commerciale alla Università Mercatorum (Photo credit P. Nigro).
Roberto Ranucci, professore di Diritto commerciale alla Università Mercatorum (Photo credit P. Nigro).

Roberto Ranucci, professore di Diritto commerciale Università Mercatorum, ha ricordato che “In Italia nell’ultimissimo periodo lo studio del diritto societario ha conosciuto una nuova centralità, e questo testo lo dimostra, perchè è uscito dalla dimensione tecnicistica della struttura delle società, per entrare in una dimensione nuova come lo Ius mercatorum, il diritto della vita dei mercanti”.

Drago: Libro essenziale per i professionisti del diritto internazionale

Alla presentazione ha partecipato in collegamento da Londra anche Valeriano Drago, avvocato in Regno Unito e presidente di Italawyers.

“Nonostante la Brexit molti Stati hanno adottato elementi del sistema legale inglese, e continuano a tutt’oggi a riconoscere ed applicare il diritto societario basato sulla Common law”.

Il diritto di Common law è noto per la sua flessibilità e capacità di adattarsi alle esigenze del mondo degli affari, e ciò garantisce che il meccanismo continui ad essera affidabile ed efficace.

L’importanza del Common law risiede nella sua universalità, che ne ha favorito la diffusione ed adozione a livello internazionale, non solo in Regno Unito e nei Paesi del Commonwealth.

“L’associazione Italawyers che rappresenta gli avvocati che trattano diritto internazionale, è particolarmente interessata a promuovere questo tipo di pubblicazioni e questo libro soddisfa una necessità precisa all’interno della nostra comunità legale. l’accessibilita di questa pubblicazione in lingua italiana è essenziale per i professionisti che devono affrontare questioni legali complesse e specifiche”.

Per vedere il video integrale della conferenza stampa è possibile collegarsi a questo link: https://webtv.camera.it/evento/24257

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