Agli inglesi piacciono le vacanze italiane, lo dicono i dati Enit al Wtm

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In mostra al World Tourism Market di Londra il meglio dell’offerta turistica dell’Italia che agli inglesi piace sempre più.

Vacanze italiane, oh yes! I dati Enit confermano: l’Italia piace agli inglesi

Vacanze italiane, le preferite dagli inglesi, che sempre più scelgono una delle destinazioni offerte dal Belpaese. Lo confermano i dati di una ricerca effettuata dall’Enit diffusa in occasione del World Tourism Market, la grande fiera di settore che si è tenuta presso l’ExCel Centre di Londra dal 6 all’8 novembre e che ha visto l’Italia in bella mostra con il meglio della sua offerta turistica nello stand inaugurato dal ministro Daniela Santanché.

La ricerca che Enit ha commissionato alla Data Appeal, dunque, conferma che la destinazione Italia cresce nelle scelte e nelle preferenze dei turisti inglesi, e in generale britannici, interessati soprattutto alle vacanze culturali in città d’arte e al mare e che significano un investimento annuo pari a oltre 100 milioni di investimenti. Basti pensare che nel solo trimesrte conclusivo di quest’anno, si stimano in 48.300 i passaggi aeroportuali diretti verso il Belpaese, 34.100 ad ottobre ma ben 10.100 a novembre e perfino 4.100 a dicembre.

Nel trimestre considerato, il 64 per cento dei britannici prenota voli di andata e ritorno, mentre il 36 per cento opta per viaggi di sola andata. Nel 54 per cento dei casi si tratta di prenotazioni per una sola persona e nel 24 per cento per 2 passeggeri. I viaggi in economy rappresentano il 78 per cento del totale, mentre quelli in premium economy e in business hanno un’incidenza rispettiva dell’11,8 e del 10,0 per cento.

La durata media del soggiorno in Italia è di 4 notti. Nel dettaglio, il 32 per cento dei britannici effettua tra i 2 e i 4 pernottamenti e il 21 per cento si ferma dalle 5 alle 7 notti. Su Roma Fiumicino il 16,8 per cento dei passeggeri proviene da Heathrow. Dallo stesso aeroporto il 14,2 per cento dei flussi è diretto a Milano Linate e il 6,1 per cento a Malpensa, mentre su Venezia, Bologna e Napoli arriva il 6,8 e il 3,8 per cento dei passeggeri.

Il 3,9% del complesso dei passeggeri negli aeroporti italiani da gennaio a settembre 2023 ha avuto origine dal Regno Unito, per un totale di oltre 290 mila passeggeri – considerando solo i dati dei voli che transitano sui sistemi GRS – contro i 262 mila dello stesso periodo del 2022, segnando una crescita del + 10,7%.

Si tratta nel 59,8% dei casi di arrivi di A/R, prevalentemente effettuati da 1 passeggero (49,5%) o 2 (23,1%). Seguono i piccoli gruppi da 4 passeggeri (5,7%) o 3 (4,9%), fino a 5 nel 2,1% dei casi. Altre modalità per il 14,7% dei passeggeri.

La classe del viaggio è nel 77,7% dei casi in economy, mentre solo il 10,9% in premium e l’11,2% in business class. Lo 0,2% viaggia in prima classe. Le principali destinazioni per questo mercato sono collegate agli aeroporti di Roma Fiumicino (15,1% del totale da Heathrow e 3,7% da Gatwick), a quello di Milano Linate (14,4% da Heathrow e 4,5% da London City Airport) e Milano Malpensa (6,0% da Heathrow). Seguono Venezia (6,1%), Napoli (4,3%) e Bologna (3,7%), poi Catania (2%) e sotto il 2% Firenze e Torino.

Il ministro Santanché: Il WTM è l’evento più importante, e lo stand Enit una grande vetrina per l’Italia

L’Italia del turismo si è messa in mostra al World Tourism Market di Londra grazie allo spazio allestito dall’Enit, Ente nazionale per il Turismo, negli stand N2-400, N3-200, N2-210 – coinvolge 15 regioni e centinaia di stakeholder italiani e mondiali che si confrontano con nuovi trend e destinazioni: Toscana, Sicilia, Emilia Romagna, Liguria, Puglia, Campania, Lazio, Basilicata, Trentino, Marche, Lombardia, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Umbria.

Presenti anche Comune di Roma, Visit Brescia, Repubblica di San Marino, Ministero dell’Agricoltura e ITA Airways, oltre a più di 140 tour operator privati inbound, società di autonoleggio e altro ancora.

Lo stand Enit è stato inaugurato all’Iinzio del Wtm dal Ministro del Turismo Daniela Santanché.

“Sono contenta di essere qui a Londra: il World Travel Market è un vero e proprio evento per il settore, uno degli appuntamenti più importanti che consente di mettere in vetrina le eccellenze turistiche delle Nazioni che vi partecipano e, in quest’ottica, il padiglione Enit offre un’ottima opportunità di visibilità all’Italia davanti a una platea internazionale di primissimo piano. L’occasione è ghiotta anche perché ci dà modo di confrontarci, scambiare idee e spunti, e avviare dialoghi virtuosi al fine di collocare le tematiche legate al turismo all’interno del panorama mondiale. Londra e la Gran Bretagna, per altro, costituiscono un bacino di utenza di fondamentale importanza per il benessere dell’industria turistica italiana, e quindi dell’economia della nostra Nazione. Nel 2022, con oltre 3,6 milioni di arrivi e 13,6 milioni di presenze, infatti, i turisti britannici hanno rappresentato rispettivamente il 6,6% e il 6,8% dei flussi complessivi verso l’Italia – che si conferma la destinazione preferita per le vacanze dei viaggiatori provenienti dalla Gran Bretagna” ha detto il ministro.

Allo spazio espositivo dell’Italia al Wtm ha presenziato anche la presidente e Ceo di Enit, Ivana Jelinic. “Questo evento annuale rappresenta un’opportunità significativa per il Paese, poiché offre una piattaforma di visibilità senza pari in uno dei mercati turistici chiave al mondo. Non è solo un’occasione per attirare nuovi visitatori, ma anche per consolidare i rapporti con i partner commerciali, gli operatori turistici e gli investitori. Questo evento rappresenta un importante punto d’incontro per gli attori del settore, consentendo di stringere collaborazioni strategiche e di creare opportunità per lo sviluppo del turismo italiano. Attraverso la promozione della cultura, della bellezza naturale e dell’ospitalità italiana, l’Italia continua a consolidare la sua posizione come una delle mete turistiche più affascinanti e desiderate al mondo. L’adesione della Penisola alla più importante fiera del turismo a Londra rappresenta un impegno duraturo e significativo nel promuovere il Paese come una destinazione turistica di prim’ordine. Grazie a questa presenza costante, l’Italia continua a catturare l’immaginazione di chi desidera scoprire le meraviglie dell’Italia, contribuendo allo sviluppo sostenibile dell’industria turistica del Paese”.

Allo stand Enit il ministro Santanché è stata accolta dall’Ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Inigo Lambertini, ed ha incontrato il ministro britannico per i Media, il Turismo e le Industrie Creative John Whittingdale, con cui ha intrattenuto un proficuo colloquio incentrato sui temi cardine del turismo in un’ottica di fattiva collaborazione tra i due Paesi.

“È importante che l’Italia e il Regno Unito siano amici e ci sia un rapporto di reciprocità – ha detto il Ministro – Perché i britannici amano l’Italia per la sua cultura e le bellezze delle nostre città, per l’enogastronomia, per il turismo lento e per lo shopping – un elemento importante a cui abbiamo dato un’ulteriore spinta abbassando la soglia del tax free shopping. Infatti, lo scorso anno, con oltre 3,6 milioni di arrivi e 13,6 milioni di presenze, i turisti britannici hanno rappresentato rispettivamente il 6,6% e il 6,8% dei flussi complessivi, confermando l’Italia quale destinazione preferita per le vacanze dei viaggiatori provenienti dalla Gran Bretagna. Ma questo scambio non è a senso unico, – ha proseguito il ministro – anche gli italiani amano il Regno Unito e penso che la possibilità di promuovere rapporti di amicizia, rispetto, condivisione, sia un punto qualificante per la nostra Nazione, a maggior ragione in un momento complesso come quello che stiamo vivendo oggi”.

Il ministro Santanchè, nel corso dell’inaugurazione del padiglione Italia che è promosso e gestito da Enit, ha commentato la riuscita presenza del Paese alla fiera, essendo il nostro “il più visitato dell’evento, e di questo dobbiamo essere contenti; è possibile toccare con mano, una volta in più, quanta voglia d’Italia c’è. Essere oggi qui a Londra e avere il numero più grande di espositori ci rende fieri di essere italiani ed è questa la strada che dobbiamo seguire: lavorare tutti insieme, perché da soli si va veloci, ma insieme si arriva più lontano. In questo mi sento supportata da Enit, la nostra agenzia di promozione che sta lavorando proprio sulla valorizzazione del ‘brand Italia’, che nel mondo è sinonimo e garanzia di qualità ed eccellenza”.

Tra l’altro, il ministro ha reso noto che l’anno prossimo, nell’ambito del G7 che sarà presieduto dall’Italia, per la prima volta si terrà il G7 del Turismo, “e lo faremo in Toscana; questo per dire quanto il comparto è importante per il governo italiano”, mentre “il 24 e il 25 novembre si svolgerà il Forum internazionale del turismo a Baveno con ministri, portatori d’interesse, esperti e operatori”.

La visita al WTM, andata avanti incontrando operatori e stakeholder delle diverse Regioni italiane presenti, si è conclusa con la consegna, da parte del ministro Santanchè, degli attestati di qualità del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare alle eccellenze gastronomiche italiane per ribadire l’importanza della candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco.

Italia in mostra al Wtm con 15 regioni e il meglio delle vacanze italiane

Anche quest’anno è stata dunque molto significativa la presenza al World Tourism Market dell’Italia e del suo sistema turistico, che il ministro Santanché ha presentato durante la conferenza stampa subito dopo aver inaugurato lo stand italiano insieme all’Ambasciatore Lambertini e poi durante il giro istituzionale tra gli espositori presenti nello stand stesso.

E l’offerta turistica italiana che è statga presentata nella tre giorni londinese si presenta ricca di opportunità anche per il prossimo anno. L’Emilia Romagna, ad esempio, ha presentato il Tour de France di ciclismo, che nel 2024 partirà proprio da quella regione e le sue ricadute sul ciclo turismo.

La Sicilia ha presentato le sus strategie per la destagionalizzazione del turismo. A sua volta, il Comune di Roma ha illustrato i suoi piani per i grandi eventi della Capitale, che includono sport, musica, moda e cultura. La Regione Piemonte e la Città di Torino hanno invece puntato sul turismo accessibile mediante il progetto “Via Francigena for all”, sul “Connect Route Development Forum”, che nel 2024 arriverà alla ventesima edizione, e sull’offerta del Piedmont Triad International Airport.

Tra i piccoli centri, in mostra in particolare il paese di Gerace, indicato come esempio dell’attrattiva turistica rappresentata dai piccoli centri della Regione,mentre la Regione Toscana, con l’evento “Discover Tuscany with Other Eyes: Female and Slow Travel” ha svelato le attrattive sconosciute offerte dalla Regione per le vacanze al femminile.

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