Omaggio a Umberto Eco, CinemaItaliaUk proietta il documentario La biblioteca del mondo

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CinemaItaliaUk rende omaggio a Umberto Eco, il 12 novembre al Garden Cinema di Londra, con la proiezione del film La biblioteca del mondo di Davide Ferrario.

CinemaItaliaUk rende omaggio a Umberto Eco, il 12 novembre al Garden Cinema di Londra, con la proiezione del film La biblioteca del mondo di Davide Ferrario.

Omaggio a Umberto Eco, CinemaItaliaUk proietta il documentario La biblioteca del mond

Un nuovo omaggio ad un grande esponente della cultura italiana, Umberto Eco, viene reso da CinemaItaliaUk, che per il prossimo 12 novembre alle 1730 ha organizzato presso il Garden Cinema di Londra la proiezione di “Umberto Eco: Una biblioteca del mondo, film di Davide Ferrario del 2022.

La presentazione del documentario è in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e il Warburg Institute.

Quella a cui fa riferimento il documentario è la biblioteca privata di Umberto Eco, una grandissima collezione di più di 30 mila libri contemporanei e 1.500 libri antichi e rari.

Dopo la sua morte, la famiglia ha concesso l’accesso alla biblioteca al regista Davide Ferrario, che aveva collaborato con Eco nel 2015, un anno prima della morte dello scrittore, per una videoinstallazione alla Biennale d’Arte di Venezia.

L’accorato film di Davide Ferrario non si limita a descrivere questo luogo straordinario, ma spiega anche l’idea e il sentimento di Eco della biblioteca come “memoria del mondo”.

“Nel film, uno dei suoi collaboratori storici dice a un certo punto di ‘aver avuto nella vita una fortuna: conoscere Umberto Eco’ Posso dire lo stesso, quando realizzai nel 2015 una videoinstallazione per la Biennale d’Arte di Venezia con lui protagonista. – dichiara il regista Davide Ferrario – Fu allora che vidi per la prima volta la sua biblioteca e gli chiesi subito di girare una scena con lui che camminava in mezzo ai libri, la stessa che apre adesso il film. Furono anche le immagini utilizzate dalle tv di tutto il mondo quando, purtroppo, Eco morì un anno dopo. In qualche modo, coglievano il senso di una vita. Da quelle e dal fatto che, contrariamente al suo collaboratore, l’incontro non si era potuto trasformare in una vera frequentazione, nasce questo film, costruito giorno per giorno insieme alla famiglia. Se, per Eco, la biblioteca era una metafora del mondo, la sua personale non era una semplice collezione di libri, ma la chiave per capire le sue idee e la sua ispirazione. E anche il luogo in cui, anche dopo la morte, il suo spirito vive intatto”.

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