Regno Unito, tutti pazzi per le vacanze estive

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Tutti pazzi per le vacanze in Regno Unito, dove nonostante pandemia e lockdown, il popolo britannico guarda con azzardato ottimismo alle ferie estive.

Il successo riportato dalla campagna vaccinale inglese ha infatti restituito un po’ d’energia e linfa vitale al paese. Con oltre 15 milioni di persone vaccinate, il Regno Unito, caduto in ginocchio a metà gennaio di fronte alla tragedia di 100.000 morti, comincia finalmente a sperare di rialzarsi. E per le uggiose strade britanniche, inizia ad aleggiare nell’aria l’odore di libertà, e riprende a diffondersi una certa strana frenesia: è la voglia irrefrenabile di poter tornare a viaggiare e andare in vacanza.

Regno Unito vacanze

Il governo britannico ha infatti iniziato a discutere i nuovi piani per l’allentamento delle restrizioni e la fine del terzo lock-down. All’annuncio, è seguita la corsa alle prenotazioni di hotel e B&B per le vacanze estive.

È già boom di prenotazioni per cottage e campeggi

Con affanno si stanno muovendo infatti i cittadini, per la prenotazione di una o due settimane di vacanza e relax per quest’estate. Le mete preferite sembrano essere campeggi e caratteristici cottage immersi nel verde delle ben note campagne inglesi per godersi un po’ d’aria fresca dopo mesi di isolamento.

Di certo c’é che la prospettiva di immaginare un’estate ancora limitata nelle vacanze a causa pandemia ai britannici non passa per la testa. Ed il concetto di lastminute vacanziero non é nella cultura di un popolo che annualmente programma e prenota le proprie ferie anche con dodici mesi di anticipo. C’é voglia di evasione, relax, spazi aperti e sole dopo i lunghi mesi trascorsi prigionieri fra le solite quattro mura domestiche.

Ha così già preso il via la corsa a suon di click e bip al booking online, che assicura la possibilità di rimborso o rinvio della vacanza fino al 2022 nel caso in cui il governo dovesse invece fare un passo indietro.

Secondo il quotidiano inglese The Guardian, la piattaforma virtuale Pitchup ha riportato un incremento del 92% sulle prenotazioni di campeggi nella sera di giovedì 11 febbraio rispetto allo stesso periodo del 2020. Lo stesso vale per Under the Thatch, la compagnia di viaggio che offre la possibilità di rifugiarsi in pittoreschi cottage del Galles recentemente restaurati. Secondo il fondatore della società Greg Stevenson, le vendite sono salite del 300% nei soli primi 12 giorni di febbraio.

Dal governo ancora cautela sul via libera vacanziero

Di fronte al fermento e ad una rinnovata euforia registrati nelle scorse settimane per i progetti estivi, il primo ministro inglese Boris Johnson rimanda alla prudenza ed esprime incertezza quando nei briefing di mercoledì gli si chiede un commento, riportato poi da Sky News, sulla possibilità di vacanze estive.

“Temo che sia semplicemente troppo presto per le persone stabilire con certezza che cosa saremo in grado di fare questa estate. […] Comprendo perché le persone vogliano iniziare a fare progetti adesso, ma dovremo avere ancora un po’ di pazienza.”

Anche il Ministro per la Salute Matt Hancock, che intanto ha già prenotato una vacanza in Cornovaglia, invita ad essere pazienti.

Nel frattempo, si discute riguardo allo sviluppo di un sistema per una riapertura responsabile e sicura ai viaggi internazionali, e si punta su ‘passaporti vaccinali’. Fonti interne al governo però rivelano al Guardian che non c’è nessuna garanzia riguardo alla possibilità di vacanze all’estero nel 2021.

Si aggiunge poi il commento del Segretario ai Trasporti Grant Shapps che prende una posizione più netta, dichiarando alla BBC la necessità di aspettare a prenotare le vacanze:

“La gente non dovrebbe prenotare una vacanza ora come ora – né all’estero, né all’interno della nazione.”

L’industria del turismo mal tollera la prudenza

La dichiarazione ha fatto infuriare l’industria del turismo, e ha scatenato una bufera sul discorso vacanze. Sue Ockwell dell’Associazione degli Operatori per Tour Independenti (AITO) ha infatti definito il suggerimento di Shapps “ridicolo e senza senso”. Anche Brian Strutton, segretario generale dell’unione dei piloti d’aviazione BALPA si è espresso con altrettanto sdegno nei riguardi del ministro:

“Le compagnie aeree stanno affogando, ma anziché gettarci un salvagente, il Segretario ai Trasporti ci ha gettato un secchio d’acqua fredda”.

Rimane invece relativamente ottimista Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, che spera che dal mese di maggio si possa ritornare a viaggiare, soprattutto perché se non ci saranno prenotazioni quest’estate molte compagnie aeree andranno in bancarotta prima di quest’inverno.

Per le nuove linee guida il d-day sarà il 22 febbraio

Insomma, la preoccupazione e l’allarmismo del governo servono a poco, perché ignorando avvertimenti e avvisi, è ufficialmente scattato il boom per le vacanze. Può tirare un temporaneo respiro di sollievo chi lavora nel settore del turismo, perché intanto riceve un po’ di conforto e rassicurazione dall’impennata registrata nelle prenotazioni online.

Anzi, con impazienza si chiedono al governo ufficiali linee guida, che Johnson promette arriveranno lunedì prossimo, 22 febbraio quando presenterà la tabella di marcia da seguire a termine lockdown, rispettando così anche la promessa fatta alle scuole sulla loro riapertura prevista per l’8 marzo, con un preavviso ufficiale di due settimane.

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