Regno Unito, nuove regole per chi viaggia: obbligo di triplo test e quarantena

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Da lunedì 15 febbraio cambiano le regole d’ingresso nel Regno Unito: oltre al test Covid negativo in partenza sarà obbligatorio esibire la prenotazione di altri due test Covid  in arrivo e rispettare 10 giorni di quarantena.

Vita dura per chi, carta d’imbarco alla mano, si appresta a viaggiare verso il Regno Unito. Da lunedì’ prossimo 15 febbraio infatti entrano in vigore le nuove regole che il governo britannico ha adottato come cambio di strategia per rispondere alla diffusione delle nuove varianti della pandemia. 

Le nuove ferree restrizioni prevedono tutta una serie di adempimenti prima di mettersi in viaggio verso il Regno Unito e tutti a carico dei singoli cittadini: la compilazione del passenger locator form ; la presentazione del referto in inglese, francese o spagnolo di un test antiCovid negativo (antigienico o molecolare) effettuato entro i tre giorni precedenti la partenza e riconosciuto valido dal governo britannico; la ricevuta di prenotazione dei due test Covid  (detti Covid test package), consegnati al proprio domicilio all’arrivo e da effettuare il secondo e l’ottavo giorno dall’ingresso nel paese e infine 10 giorni di quarantena domiciliare.

Per i passeggeri provenienti dai paesi inclusi nella red list sarà invece necessario mostrare prima della partenza la ricevuta di prenotazione di uno degli hotel quarantena (detti Quarantine in hotel package) predisposti dal governo nel pacchetto con soggiorno obbligato di 10 giorni e 11 notti.

Da queste norme sono esentate categorie di lavoratori e viaggiatori indicati in un’apposita lista. A partire dal 15 febbraio dalla lista dei lavoratori essenziali sono stati esclusi i giornalisti, con l’eccezione della sola BBC.

Vediamo ora nel dettaglio i vari passaggi.

Passenger Locator Form

Si tratta di un modulo da compilare online rigorosamente prima della partenza. Il questionario prevede domande alle quali il  passeggero risponde in merito ai propri spostamenti nei 10 giorni precedenti la partenza, ed eventuali contatti o meno con persone positive oltre a fornire i propri dati e recapiti. Al termine della compilazione viene rilasciato un codice QR (Quick Response Code) che, stampato o memorizzato sul telefono, sarà richiesto dalle autorità aeroportuali in ingresso nel Regno Unito. Il modulo deve essere mostrato già compilato alla partenza in aeroporto, e in caso di dimenticanza potrebbe essere rifiutato l’imbarco o commutata una multa in arrivo di 500 sterline. Per le categorie esentate dal Passenger Locator Form consultare la lista . 

Paesi in Red List

Si tratta di un elenco di 33 paesi (tra i quali al momento solo il Portogallo nell’Ue) ai quali é vietato l’ingresso nel territorio britannico. Rientrare in Uk dai paesi della Red List é consentito solo se si é cittadini britannici o irlandesi o se si é residenti. L’obbligo in questo caso é quello di alloggiare presso gli hotel quarantena per 10 giorni.

Quarantine hotel

Sono gli hotel, in genere in prossimità degli aeroporti, selezionati dal governo per circa 4.600 posti letto, dove é obbligatorio trascorrere la quarantena se si proviene o si é soggiornato negli ultimi dieci giorni in un paese in Red List. Il trattamento per singoli o nuclei familiari é in regime di pensione completa e comprensivo di due Covid test al costo totale di 1750 sterline per persona. Il non rispetto dell’obbligatorietà della norma prevede sanzioni amministrative fino a 10mila sterline di multa e il carcere fino a 10 anni.

Covid test alla partenza

L’obbligatorietà di aver effettuato un tampone entro 72 ore dalla partenza ed esibire all’imbarco e all’arrivo un referto di negatività non rientra tra le nuove regole in arrivo da lunedì, ma resta tuttora in vigore. Il test (molecolare o antigenico) deve rispettare gli standard di laboratorio britannici e essere redatto o tradotto a cura dello stesso laboratorio in inglese, francese o spagnolo. Non in italiano. Se gli standard del Covid test non sono rispettati o se ne é sprovvisti, non é possibile imbarcarsi.

Quarantena

Anche questa misura era già precedentemente in vigore per gli arrivi dall’estero, benché ora sia stata  stata inasprita. Con le nuove regole l’obbligo di quarantena presso un domicilio dichiarato alla partenza attraverso il Passenger Locator Form, non permette più di cambiare destinazione in corso di isolamento. Vietate anche le uscite per acquisti indispensabili (alimenti e medicine) per una breve passeggiata e per portare fuori il cane, tutte situazioni in precedenza permesse. L’approvvigionamento dei beni di stretta necessità dovrà essere demandato a parenti, amici o conoscenti, oppure in assenza di questi, ai servizi sociali dei volontari dell’NHS. E’ invece ancora consentito, benché sconsigliato, recarsi dall’aeroporto alla propria abitazione per effettuare la quarantena con mezzi pubblici, purché con mascherina indossata e debitamente distanziati. La durata della quarantena é di 10 giorni, durante i quali andranno effettuati i due test diagnostici del  Covid Test Package, il secondo e l’ottavo giorno di permanenza.

Covid test all’arrivo

Diversamente dall’Italia, dove ai passeggeri degli scali internazionali viene fatto gratuitamente il tampone per verificare la positività a Covid19, nel Regno Unito il servizio gratuito non é erogato. Da lunedì però, in relazione alla necessità di sorveglianza di contagi e diffusione delle tre varianti, inglese, brasiliana e sudafricana nel paese, sarà obbligatorio aver prenotato prima della partenza il Covid test Package. Si tratta di un kit inviato presso il proprio domicilio e da effettuare autonomamente il secondo e l’ottavo giorno di quarantena e il cui costo complessivo é di 210 sterline. L’inosservanza di questa norma prevede una multa di 2000 sterline.

Non é ancora chiaro dalla pubblicazione delle nuove norme se, come precedentemente previsto, la quarantena di 10 giorni può essere ridotta a cinque effettuando a proprie spese un test molecolare risultato negativo.

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