Su invito del sindaco Sadiq Khan, Londra è scesa in pizza per chiedere la pace per l’Ucraina.
È passato già un mese da quando l’incubo di un’invasione militare dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin è diventato realtà. Da allora, tutto l’Occidente e gran parte del resto del mondo si è schierato con il popolo ucraino, condannando la guerra del Cremlino con sanzioni economiche e accogliendo i milioni di rifugiati in fuga.
Tra i sostenitori principali c’è il Regno Unito di Boris Johnson, grande alleato della NATO e meta prediletta degli oligarchi russi vicini al regime di Putin. Con la responsabilità di questa reputazione, il sindaco di Londra Sadiq Khan ha dunque scelto di mobilitare la città in una marcia che ha coinvolto migliaia di persone, sabato 26 marzo.
La marcia e la vigilia a Trafalgar Square
La marcia, seguita da una vigilia ricca di musica, interventi e discorsi, è iniziata a Park Lane, a Mayfair, per poi arrivare nel cuore della città, a Piccadilly Circus, dove l’immagine di Yoko Ono “Imagine Peace” è stata proiettata sul celebre grande schermo. Infine, i partecipanti hanno riempito Trafalgar Square, allestita per la vigilia con bandiere, striscioni e un palco. Da li il sindaco Khan ha potuto salutare e ringraziare i partecipanti, invitando a donare ad UNCEF per dare anche un sostegno pratico, oltre che simbolico.
“Zelensky ci ha chiesto di essere visibili e di farci sentire. Oggi posso dire che Londra ha risposto a questa chiamata! Vedo dinnanzi a me un mare di umanità, di ogni età, nazionalità, background, tutti insieme per un messaggio importante. Condanniamo la barbarica invasione di Putin, saremo al fianco dell’Ucraina nella lotta per la democrazia. E lasciate che vi dica una cosa molto chiaramente: Londra accoglierà sempre i rifugiati”, ha commentato il sindaco.
La prova di solidarietà di Londra per l’Ucraina non è passata inosservata. Lo stesso sindaco di Kiev Vitalij Klyčko si è collegato in diretta da un bunker per ringraziare la marea gialla e blu riunita a Trafalgar Square.
