Taglio del nastro al Consolato di Manchester, dove si insedia il nuovo Console Matteo Corradini. Servira la comunità italiana dell’Inghilterra settentrionale.
Taglio del nastro al Consolato di Manchester, si insedia il Console Matteo Corradini
Cerimonia di inaugurazione ieri mattina al Consolato di Manchester, con il Sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, l’Ambasciatore a Londra Raffaele Trombetta, il Sottosegretario ai Confini e immigrazione del governo britannico Kevin Foster, e il Direttore generale del Ministero degli Esteri per gli Italiani all’estero Luigi Maria Vignali che con il tradizionale taglio del nastro hanno aperto la sede in cui si insedia il nuovo Console italiano Matteo Corradini.
“Penso di poter affermare – ha detto il console Corradini – che la presenza italiana qui non è mai venuta meno, perchè la memoria del Consolato di Piccadilly Garden è ancora viva nella memoria di tutti”.
E per rappresentare anche visivamente e simbolicamente la continuità tra il precedente e il neo istituito Consolato, Corradini ha anche scoperto lo stemma in metallo, il Coat of arms, che “non é nuovo anche se lo sembra – ha spiegato – perché é quello che é stato gelosamente custodito dai colleghi del Consolato generale di Londra“.
Il Consolato di Manchester apre i battenti quasi dieci anni dopo la chiusura di quello precedente, e come ha ricordato il sottosegretario Della Vedova, viene a rispondere ai crescenti bisogni di assistenza manifestati dalla comunità italiana, “E interviene a potenziare la rete consolare all’estero, che si sta riprendendo dopo le difficoltà generate dalla pandemia“.
Tra l’altro, Della Vedova ha confermato che la nostra comunità nel Regno Unito sta crescendo ancora, perchè in un anno è passata da 443.266 a 465.390 unità, con un aumento della popolazione Aire di circa il 5 per cento, e nel solo primo semestre di quest’anno l’aumento di iscrizioni è stato di oltre 11.600 unità, il 2,5 per cento in più.
Crescita confermata anche dal Sottosegretario britannico alla Immigrazione, Kevin Foster, che ha ricordato le 580 mila domande di Eu Settlement Status.
“E la presenza di questo Consolato a Manchester – ha detto Foster – non è solo un momento importante nella memoria storica di questa città, ma anche un altro simbolo della amicizia tra le nostre nazioni e i nostri popoli“.
Il Consolato di Manchester andrà ad assistere gli italiani presenti in tutte le contee del nord Inghilterra, includendo quindi anche le aree di Liverpool, Leeds e Birmingham.
“Si tratta – ha spiegato l’Ambasciatore Trombetta – di una vasta area, con almeno 110 mila residenti, una significativa presenza nelle attività culturali, nell’economia, nell’università, nella ricerca e negli hub dell’innovazione tecnologica. Per questo lo scopo del Consolato, che si aggiunge ai preesistenti Consolati generali di Londra e Edinburgo, è di essere quanto più vicini ai bisogni dei nostri concittadini“.
Per questo, ha confermato il Console Corradini rivolgendosi ai tanti italiani presenti alla cerimonia, “Questo Consolato è il vostro, ed è per voi”.
Per questo, per esempio, quello di Manchester è uno dei primi uffici consolari in cui è stata installata una nuovissima attrezzatura, il totem che il console Corradini ha orgogliosamente mostrato, destinato a facilitare i rilievi biometrici.
Inoltre, una apposita sala destinata ai cittadini, ospiterà con modalità che saranno definite prossimamente le forze vive della comunità italiana, per soddisfare le necessità logistiche della Camera di Commercio italiana in Regno Unito, dell’Istituto Italiano di CUltura, della Italian Trade Agency, dei Comites, dei rappresentanti del Cgie e delle associazioni, tutti presenti con i loro massimi rappresentanti alla riapertura della Casa degli Italiani di Manchester.