Nations League, Italia-Inghilterra 1-0: azzurri ancora in corsa

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Giacomo Raspadori, autore del gol vincente nella gara di Nations League tra Italia e Inghilterra
Di Aramis974 - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=110075290

A Milano gli azzurri si impongono per 1-0 sui britannici grazie a Raspadori. Per le finali di Nations League servirà battere l’Ungheria

Archiviati momentaneamente i campionati nazionali, il weekend lungo calcistico è tutto all’insegna della Nations League. Anche la Nazionale italiana è impegnata nella competizione, con le ultime due gare contro Inghilterra e Ungheria. Proprio stasera, alle 20:45, gli azzurri hanno affrontato i britannici a Milano, in un San Siro gremito che contava quasi cinquantamila spettatori.

Ma partiamo subito dall’analisi della partita, una sorta di terzo atto di una classica recente, inaugurata con la finale degli Europei poco più di un anno fa. Complice forse la poca appetibilità della manifestazione per i calciatori nostrani, dati gli ultimi risultati della Nazionale, Mancini ha, infatti, dovuto rinunciare a una sfilza di giocatori. Tonali, Immobile, Verratti e tanti altri, infatti, hanno abbandonato il ritiro di Coverciano o sono finiti in tribuna per una serie infinita di infortuni. E così, a San Siro, il commissario tecnico si è affidato a un inedito 3-5-2. In porta, naturalmente, va il solito Donnarumma. Il trittico difensivo è, invece, composto da Acerbi, Bonucci e Toloi. In mezzo al campo operano Jorginho, Barella e Cristante, con Di Lorenzo e Dimarco a completare il reparto sulle fasce. Infine, in attacco, si rivede l’ex coppia-gol sassolese Scamacca-Raspadori.

Sul campo gli azzurri partono subito forte. Già al 5′, infatti, Dimarco pennella per la testa di Scamacca. Ma il colpo di testa del centravanti del West-Ham, complice la deviazione del portiere Pope, si stampa sulla traversa. Pian piano, però, i ritmi rallentano, con gli inglesi che si limitano a uno sterile possesso palla e i nostri che provano a ripartire. Ma senza riuscire a sfondare.

Nel secondo tempo, invece, gli ospiti cercano di rendersi più pericolosi, portandosi spesso a ridosso dell’area di rigore italiana. Dall’altro lato gli azzurri provano sempre a pungere in contropiede, specie con delle percussioni di Dimarco, il più attivo tra i ragazzi di Mancini. Tuttavia succede sempre poco, sia da una parte che dall’altra. Ma al 68′ Raspadori sblocca il risultato. Bonucci indovina uno dei suoi splendidi lanci dalla retroguardia. E Jack è semplicemente sublime nel controllare la sfera, attendere, girarsi e trovare un tiro a effetto imprendibile per Pope.

Poi è Donnarumma a difendere il punteggio, respingendo per ben due volte in una sola azione le conclusioni di Kane. Nel giro di neanche un minuto, all’85’, invece, l’Italia ha una doppia chance per chiudere i conti. Prima Gabbiadini, involatosi verso Pope, si fa ipnotizzare proprio da quest’ultimo. Poi Dimarco, con un tiro-cross dalla sinistra, centra il palo. Nel finale l’Italia regge e porta a casa il risultato.

Finisce 1-0. La seconda vittoria stagionale in Nations League consente agli azzurri di continuare a sperare per la qualificazione alle final four. In particolare, servirà un successo lunedì a Budapest nell’ultimo turno della prima fase. Ma i padroni di casa dell’Ungheria si confermano sempre più sorpresa della competizione. Inseriti nel girone di ferro con Italia, Inghilterra e Germania, infatti, sono proprio loro, clamorosamente, a comandare la classifica a quota 10, seguiti dagli azzurri a -2.

Contemporaneamente alla sfida di San Siro, infatti, i magiari, dopo l’incredibile poker rifilato agli inglesi nella scorsa giornata, hanno superato anche la Germania a Lipsia, imponendosi per 0-1. Ciononostante, però, gli ungheresi restano comunque un avversario abbordabile per la Nazionale, che ha in pugno la qualificazione. Ma guai a sottovalutare i nostri rivali. Si rivela, invece, disastrosa la Nations League dell’Inghilterra, con i britannici matematicamente retrocessi in Lega B dopo la disfatta milanese. In tempi come questi, poveri di gioie calcistiche per il nostro Paese, bisogna godere anche di questi piccoli successi.

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