Logos Zanzotto, il tributo dell’IIC al poeta Andrea Zanzotto

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Per celebrare la vita e il lavoro del poeta italiano Andrea Zanzotto al centenario dalla sua nascita, l’Istituto Italiano di Cultura proietterà Logos Zanzotto (2021), il documentario di Denis Brotto. Il regista sarà presente per rispondere alle curiosità degli spettatori e  per avviare la proiezione con una discussione a cui parteciperanno Nicola Gardini dell’Università di Oxford e Sara Massafra della Royal Holloway.

Il film di Brotto segue la filosofia di Zanzotto nell’approccio alla poesia, e racconta il poeta a 360 gradi: i suoi lavori, la sua esperienza, il territorio a lui familiare. Il documentario permette cosi di riscoprire la poesia di Zanzotto in maniera completa, tracciandone il contesto e il rapporto con una realtà in procinto di cambiare per sempre.

Logos Zanzotto, il racconto di un paesaggio che cambia

Zanzotto non descrive, circoscrive, avvolge, prende, poi lascia. Non è proprio che cerchi se stesso e nemmeno che tenti di fuggire alla sua realtà.  Piuttosto è che la sua mobilità è insieme fisica e metafisica, e che l’inserimento del poeta nel mondo resta altamente problematico e non è nemmeno desiderato… È una poesia coltissima, la sua…È un poeta percussivo ma non rumoroso: il suo metronomo è forse il batticuore…Una poesia inventariale che suggestiona potentemente e agisce come una droga sull’intelletto giudicante del lettore”.

Con queste parole Eugenio Montale accolse nel 1968 la pubblicazione di La Beltà, la prima raccolta di poesie di Andrea Zanotto che ne ha segnato l’ascesa nella letteratura italiana del Novecento.

Nato a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso,  Zanzotto è una delle voci italiane più importanti per la poesia del ventesimo secolo. Il documentario Logos Zanotto di Denis Brotto, uscito nel 2021 in occasione del centenario dalla scomparsa del poeta, ne ricostruisce la vita e la poesia.

I suoi lavori più significativi vengono tracciati e ricostruiti, riscoprendone il significato profondo e estremamente attuale in un’epoca di cambiamento climatico come la nostra.

È infatti il profondo legame con il territorio che segna la poesia di Zanzotto. Il soggetto prediletto è il paesaggio, che passa da locus amoenus a uno spazio non più sicuro, minacciato dalla modernità e dal progresso. È qui che il logos, il discorso di Zanzotto, interviene per descrivere l’importanza del paesaggio.

La proiezione, preceduta dal pannello di esperti, si terrà oggi alle 18 alla sede dell’ICI.

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