Presentato a Roma il nuovo direttivo della associazione di avvocati italiani all’estero Italawyers guidato da Valeriano Drago. A marzo a Londra l’assemblea generale internazionale.
Italawyers, ecco il nuovo direttivo e i programmi dell’Associazione Avvocati Italiani all’estero
“Noi avvocati all’estero siamo protagonisti di una piccola diaspora, ma ci sentiamo uniti come in una sorta di grande studio virtuale in cui collaborare, condividere esperienze senza alcuna barriera linguistica. Per questo penso che anche grazie alla tecnologia avremo un grande futuro”. Lo ha detto Valeriano Drago, il neo eletto presidente di Italawyers, l’associazione degli avvocati di lingua italiana nel mondo, Valeriano Drago, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo direttivo del sodalizio, che è stata ospitata a Montecitorio da Simone Billi, deputato eletto all’estero e presidente Comitato Italiani nel mondo della Camera dei Deputati.
Alla presentazione sono intervenuti, in presenza o in collegamento da remoto, tutti i componenti del nuovo direttivo, il presidente Valeriano Drago (Regno Unito), la vice presidente Valentina Saviello (Italia), il tesoriere Marco Calabrese (Italia), i consiglieri Adriano Paolo Marcotulli (Croazia), Nadia Vassallo (Spagna), e Vania Marinello (Regno Unito), e i componenti del Collegio dei Probiviri Giovanna Fusco (Italia), Francesco Golinelli (Germania) e Ulisse Utzeri (Messico).
Il primo ad intervenire è stato il consigliere Marco Calabrese, che di Italaawyers è stato il primo presidente, e che ha perciò ricordato lo spirito con cui quattro anni fa è nata l’associazione, per raccogliere gli avvocati italiani che operano all’estero e che sono moltissimi, alcuni provenienti dall’Italia e altri nati invece in altri Paesi, spesso collegati in network societari statunitensi, e a cui si intendeva dare un forte collegamento culturale con la madrepatria e un contesto associativo prima e piuttosto che di business.
“Italawyers unisce gli avvocati italiani e di altre giurisdizioni che conoscono o parlano la lingua italiana – ha confermato Valeriano Drago nel suo intervento – promuove la cultura giuridica italiana nel mondo, favorisce la partnership e collaborazioni tra gli associati ed è di fatto un importante referente per le comunità italiane all’estero sia nel rapporto con la rete consolare che con le istituzioni locali”.
Questa rete di professionisti – nata durante la pandemia di Covid e ormai diffusa in oltre venti paesi – si sta ora aprendo anche ad altre categorie di giuristi non avvocati, sempre di lingua italiana, come per esempio i notai ed altri laureati in legge. “Nel 2024, che sarà il nostro quarto anno di vita – ha anticipato Drago – terremo il nostro quarto meeting internazionale che si terrà a marzo a Londra a marzo”.
“La professione in Italia ha radici profonde – ha ricordato la vice presidente Valentina Saviello – con una storia che riflette la ricchezza culturale e giuridica del Paese, tradizionalmente incentrata su un approccio nazionale. Ma la dimensione globale, che per lungo tempo è parsa contrastare con il caratteristico svolgimento della professione legale in Italia, ha ampliato i nostri orizzonti. E ancor più rilevante è la rivoluzione digitale, con l’adozione di tecnologie avanzate e l’adozione di pratiche legali internazionali, la digitalizzazione dei processi, l’uso di strumenti come l’intelligenza artificiale, che diventano fondamentali per rimanere competitivi a livello internazionale. Forse non siamo ancora pronti per il Metaverso ma ci stiamo attrezzando”.
In questo scenario, Italawyers ha un ruolo vitale per tenere in contatto avvocati italiani e italianofoni nel mondo, e si prefigge di fungere da ponte tra profesisonisti di diverse culture, con seminari, conferenze e pubblicazioni per contribuire all’aggiornamento degli avvocati e dei giuristi n genere.
In particolare, proprio la conferenza annuale che si terrà a Londra nel mese di Londra è il principale appuntamento di Italawyers del programma per il prossimo anno, che è stato illustrato dalla consigliera Vania Mariniello.
“Il convegno avrè una prima fase tra il 20 e il 21 marzo dedicato alla discussione con la Cassa forense italiana per discutere delle problematiche previdenziali, e il convegno su Intelligenza artificiale e giustizia, e la seconda fase sempre di due giorni con il meeting internazionale dei soci e gli adempimenti assembleari, nonché le visite alla Law Society of England and Wales e a una delle inn che sono le storiche sedi dei barristers inglesi”.
A seguire webinar su materie giuriiche delle singole giurisdizioni o di diritto comparato, incontri di formazione online e in presenza, ad ampio spettro su tutte le materie giuridiche, diritto di famiglia, diritto sportivo, Cassa forense, materie deontologiche, aggiornamento su leggi italiane etc.
Intanto, l’associazione sta crescendo, come ha ricordato il presidente Drago, perché oltre alle consolidate presenze di avvocati intaliani in Gran Bretagna, Francia e soprattutto Germania, Italawyers è presente in tutta Europa, in molte aree degli Stati Uniti, in Centro e Sud America, e in Africa, e continua a raccogliere adesioni.