Con Breaking lines alla Estorick la mostra sulle origini del Futurismo

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Nella foto Carlo Carrà, Atmospheric Swirls – A Bursting Shell, 1914 (Estorick Collection).
Nella foto Carlo Carrà, Atmospheric Swirls – A Bursting Shell, 1914 (Estorick Collection).

Si chiama Breaking Lines – Futurism and the Origins of Experimental Poetry la mostra dedicata al lato poetico del Futurismo italiano alla Estorick Collection dal 15 gennaio.

Breaking lines alla Estoric, un viaggio alle origini della poesia nel Futurismo italiano

Si chiama Breaking Lines Futurism and the Origins of Experimental Poetry / Dom Sylvester Houédard and Concrete Poetry in Post-war Britain, la doppia mostra dedicata alle origini del Futurismo italiano e in particolare del suo lato poetico e letterario e alla Poesia concreta del Dopguerra in Gran Bretagna, che si terrà dal 15 Gennaio all’11 Maggio 2025 alla Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra.

Una mostra che permetterà di esplorare quello che gli stessi organizzatori hanno definito “il mondo rivoluzionario della poesia sperimentale”.

Già, perché il Futurismo italiano, che tanto cambierà nella storia delle arti visive, nasce in realtà in ambito letterario, perchè è stato fondato e guidato dal poeta Filippo Tommaso Marinetti. e perché sin dal suo nascere ha attirato tanti poeti e scrittori che produssero oere innovative quanto quelle dei pittori.

Futurism and the Origins of Experimental Poetry traccia le distinte fasi attraverso cui passò la poesia futurista, con un focus particolare su quelle forme di sperimentazione che riflettono il desiderio del movimento di “raddoppiare la forza espressiva delle parole” enfatizzando e sfruttando le dimensioni visive e/o sonore del linguaggio.

La mostra include rare edizioni originali di opere, tra cui il celebre “libro imbullonato” Depero futurista di Fortunato Depero, oltre a giornali e riviste come L’Italia futurista, che hanno contribuito in modo significativo alla diffusione delle nuove ricerche poetiche e hanno aiutato a creare una rete internazionale d’avanguardia.

In mostra anche il lavoro del monaco Dom Sylvester Houèdard

Dom Sylvester Houédard, Ishtar's descent, 1971. (Courtesy Lisson Gallery).
Dom Sylvester Houédard, Ishtar’s descent, 1971. (Courtesy Lisson Gallery).

Questa esposizione è completata da una mostra dedicata al lavoro di Dom Sylvester Houédard (1924–1992), ampiamente riconosciuto come uno dei maestri della poesia concreta.

Monaco benedettino e noto teologo, Houédard scrisse ampiamente su nuovi approcci alla creatività, alla spiritualità e alla filosofia, collaborando con figure come Gustav Metzger, Yoko Ono e John Cage.

Il suo lavoro, che sfuma i confini tra letteratura e arte visiva, contribuì a definire lo sviluppo della poesia britannica del dopoguerra e influenzò il movimento globale della poesia sperimentale.

Saranno inoltre esposte opere di altri esponenti britannici della poesia concreta, tra cui Ian Hamilton Finlay, John Furnival e Bob Cobbing.

Per info:

  • Estorick Collection of Modern Italian Art, 39a Canonbury Square, London, N1 2AN
  • T: +44 (0)20 7704 9522 | E: curator@estorickcollection.com
  • www.estorickcollection.com | X @Estorick | Facebook / Instagram estorickcollection.

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