Intervista alla musicista Asia Bonuccelli, giovanissima ma già affermatissima direttrice d’orchestra italiana alle prese con un intenso calendario di impegni tra Cardiff, Londra e Vienna.
Quella del 2025 sarà l’estate di Asia Bonuccelli. Direttore d’orchestra, pianista, soprano (canta nel coro della BBC), l’abbiamo conosciuta l’anno scorso in occasione della nascita di BriosOrchestra, che Asia ha contribuito a creare (e di cui oggi resta Advisors) insieme al Maestro Antonio Morabito e alla violinista Beatrice Limonti. Con i quali ha eseguito nello scorso mese di Marzo un Concerto di Musica da Camera presso il Royal London Hospital.
Asia Bonuccelli, la carriera in musica va in direzione Cardiff. E non solo
Nel frattempo il suo percorso professionale la sta portando in un’altra direzione, anzitutto geografica, spostandola da Londra a Cardiff. Per la realizzazione di un obiettivo ambizioso e prestigioso: una vera e propria Laurea in Direzione d’Orchestra.

“Questa estate sarò a Vienna con la Vienna Opera Academy e a Berlino con la Berlin Opera Academy, in entrambi i casi come maestro collaboratore (pianista di supporto nelle prove) delle opere La Traviata e Il Flauto Magico: tre settimane a Vienna per La Traviata, dieci giorni a Londra dove canterò Das klagende Lied di Mahler ad un prom (un concerto di musica classica, n.d.r.) con la BBC e poi un altro mese e mezzo a Berlino per Il Flauto Magico”.
Come sei arrivata a Cardiff?
“L’anno scorso mi hanno fatto un’offerta per venire a studiare qua direzione d’orchestra, un master alla Royal Welsh College of Music and Drama. Dopo gli studi che ho fatto alla Royal Holloway (della University of London, n.d.r.) ho deciso di trasferirmi qua, anche se devo dire che sono un po’ a metà tra Londra e Cardiff, perché ogni tanto ritorno se c’è da suonare o se c’è qualche progetto. Sono a Cardiff da Settembre 2024, conseguirò la laurea a Luglio 2026″.
Prima di andare a Cardiff hai fatto un sacco di cose interessanti, in realtà.
“L’estate scorsa, dopo la nascita di BriosOrchestra, ho fatto tre concerti con BBC Symphony Chorus ai Proms: The Cloud Messenger di Gustav Holst, poi ho cantato all’ultima notte dei proms (in entrambe le occasioni sotto la direzione di Sakari Oramo), e War Requiem di Benjamin Britten, diretto da Antonio Pappano. Questa secondo me è la cosa più bella che ho fatto fino ad oggi con loro, un’esperienza veramente straordinaria.
ui è una persona fantastica, ha proprio una musicalità incredibile. Mi sono confrontata e ho interagito con lui, è stato proprio un concerto epico.
A Luglio poi ho avuto il mio debutto pianistico alla Ehrbar Saal di Vienna, uno dei posti più antichi di Vienna.
A Settembre quindi ho iniziato a studiare Direzione d’orchestra con secondo strumento pianoforte presso il Royal Welsh College of Music and Drama”.
Da vocal coach per latino e italiano a maestro accompagnatore, c’è l’opera e c’è l’orchestra

Come si vive a Cardiff? Come sono le tue giornate lì?
“Il clima è uguale a quello di Londra, ma è una città più tranquilla, non è così caotica, anzi è più a misura d’uomo. Io sono sempre in Conservatorio, perché ora ho dei progetti anche qua. Sono entrata anche nel coro della BBC National Chorus of Wales, con cui qui a Cardiff sono stata coach linguistico per lo Stabat Mater di Rossini con la direttrice d’orchestra Nil Venditti, e successivamente ho cantato per il Messiah di Handel.
Per lo Stabat Mater mi hanno scelta come vocal coach di latino. Molto bello, ma anche un pò spaventoso, perché comunque mi sono ritrovata dal “niente” ad avere davanti duecento persone alle quali insegnare il latino, con la corretta pronuncia. Emozionante, però una cosa che ti paralizza, pensando tra l’altro che non ho neanche iniziato a farlo in ambienti più piccoli, ma ho cominciato subito con la BBC, quindi da 0 a 100 praticamente”.
Prima dei progetti estivi di cui abbiamo parlato all’inizio, che primavera si prospetta per te con i progetti di Cardiff?
“Quando mi sono trasferita a Cardiff, ho iniziato anche a studiare pianoforte come Maestro collaboratore.
Quindi a Novembre sono stata maestro collaboratore per una produzione di Turandot alla London Performing Academy of Music. E a fine Marzo, in Conservatorio qui a Cardiff ho ricoperto il ruolo di assistente maestro collaboratore per il Don Giovanni messo in scena a fine Marzo presso il Royal Welsh College of Music and Drama. Un progetto in cui ho anche aiutato con la lingua nell’accompagnamento ai cantanti.
Ciò che in realtà spero è di fare tantissima esperienza nell’opera, ricoprendo questo ruolo
nelle varie produzioni.
Inoltre il 20 Maggio ho in programma un concerto che rappresenta il mio debutto alla direzione di un’orchestra professionale, la WNO. E’ la Welsh National Orchestra, che è qua a Cardiff, ed è un’orchestra professionale”.

Sei una dei più giovani direttori d’orchestra al mondo e stai già iniziando a trasmettere conoscenza agli allievi musicisti. Qual è il tuo reale obiettivo, sotto ogni punto di vista?
“Io spero tanto di trasmettere l’amore per la musica, in primis. E ciò che i compositori hanno scritto, con profondo rispetto. Studiando molto bene gli spartiti, ma anche studiando molto bene chi li ha composti, capendo il perché di determinate scelte artistiche e trasmettendo tutta questa musicalità ai cantanti e alle persone che mi stanno intorno.
E poi una cosa molto importante, per quanto riguarda ad esempio il Don Giovanni, ma anche come ho fatto con Turandot, è l’importanza della lingua. O anche con Stabat Mater, con la BBC, quindi l’importanza delle vocali, delle consonanti, di come la lingua funziona, perché comunque io lo faccio con persone che non sono italiane, quindi anche spiegare questo è molto difficile.
La scelta della lingua funziona nell’opera. La cosa importante sia da maestro collaboratore
che da musicista, è anche l’aspetto linguistico”.
