Antonio Morabito, la musica classica italiana in concerto

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Il pianista Antonio Morabito (ph. R. Leotti).
Il pianista Antonio Morabito (ph. R. Leotti).

Mesi densi di concerti per il pianista Antonio Morabito, da solo, con il Duo Mercadante e in coppia con Giuseppe De Luca.

Antonio Morabito, la musica classica italiana in concerto

Quella del Maestro Antonio Morabito, pianista italiano dal 2020 attivo a Londra (oltre che nel resto dell’Inghilterra e in Italia) è una storia di musica, e non solo. È una storia di valori personali e di collaborazioni prestigiose nate anzitutto da rapporti di stima che poi si è trasformata in amicizia, e che a sua volta ha dato vita a progetti musicali di spessore.

Il pianista Antonio Morabito (ph. Https//antoniomorabitopianist.com).
Il pianista Antonio Morabito (ph. Https//antoniomorabitopianist.com).

Laureato in Pianoforte al Conservatorio di Cilea (sotto la guida di Marialaura Cosentino, che continua ad essere un punto di riferimento per lui), si è poi perfezionato al Royal College of Music di Londra.

È stato proprio qui che ha incontrato Samuel Huston, clarinettista londinese, col quale ha fondato circa un anno fa il Duo Mercadante. Ed è sempre l’amicizia il collante che lo lega anche a Giuseppe De Luca, baritono di origini calabresi diplomato all’Accademia alla Scala di Milano, col quale Morabito condivide un progetto musicale imminente.

Il baritono Giuseppe De Luca (ph. Https//antoniomorabitopianist.com).
Il baritono Giuseppe De Luca (ph. Https//antoniomorabitopianist.com).

Il 2024 per Morabito è partito denso di impegni prestigiosi, di appuntamenti musicali importanti (sia per chi suona che per chi ascolta): dopo i tre concerti di Febbraio, di cui uno solista e gli altri del Duo Mercadante, la nuova esibizione del Duo di domenica 17 Marzo alla Cappella della Trinità del Trinity College di Cambridge (di cui abbiamo scritto nei giorni scorsidi cui abbiamo scritto nei giorni scorsi) ha rappresentato l’appuntamento clou del mese.

“Il concerto del 17 Marzo è il più importante fatto come Duo Mercadante – dice Antonio – perché siamo stati invitati dal prestigioso Trinity College di Cambridge in occasione di un festival organizzato per celebrare il compositore inglese Stanford, non troppo conosciuto a livello mondiale quanto in Inghilterra. Ingiustamente, perché ha scritto della musica di grande qualità”.

Nel centenario della morte di Sir Charles Villiers Stanford, il Duo si è esibito quindi in una Sonata per clarinetto e pianoforte, composta proprio da Stanford.

“Io e Sam – racconta Morabito – siamo stati colleghi al Royal College of Music, quindi abbiamo instaurato un bel rapporto di amicizia, lui è un musicista strepitoso … abbiamo deciso di costruire qualcosa di bello insieme, per cui abbiamo dato il via a un gruppo. Quando pensavamo al nome io ho proposto ‘patriottisticamente’ un compositore italiano che è stato ben accettato da Sam, sebbene Mercadante sia un compositore poco conosciuto ma di grande qualità, che ha scritto un concerto per clarinetto e orchestra”.

Aprile vedrà invece il Maestro Morabito collaborare col baritono Giuseppe De Luca per tre concerti: 17 Aprile: St. Olave Hart Street, London; 12 pm, 24 Aprile: St. Mary Le Stand Church, London (con la violinista Anna Ovsyanikova); 7.30 pm, 27 Aprile: St. Peter’s Church, Chiswick; 7.30 pm, preceduti da un concerto solista il 16 Aprile presso “Edgware & Hendon” Reform Synagogue, London; 13 pm, e intervallati da un altro concerto solista presso Hampstead Garden Suburb Free Church, LondonI tre concerti col baritono De Luca sono promossi in occasione del centenario della morte del compositore Giacomo Puccini e il programma include le più belle arie composte da Puccini e Tosti, i due più importanti musicisti italiani nell’ambito stilistico del Verismo. Il tutto, arricchito da pezzi di Chopin, eseguiti al pianoforte dal Maestro Morabito. Ma non solo.

“Il tour col baritono – spiega Antonio – nasce da una profonda amicizia con Giuseppe De Luca, siamo entrambi reggini. E lui è un professionista strepitoso. Omaggeremo anche un compositore di Reggio Calabria, Francesco Cilea, grandissimo pianista. A inizio concerto eseguiremo un’aria tratta dalla sua opera principale. Finiremo poi con dei bis napoletani, grandi classici”.  

I concerti del duo Morabito-De Luca saranno patrocinati dal Consolato Generale d’Italia a Londra.

A maggio Morabito suona all’Istituto Italiano di Cultura

Maggio sarà inoltre il mese di tre importanti concerti solisti di Antonio Morabito:
8 Maggio: St. Olave Hart Street, London; 13 pm; 15 Maggio: Sala Concerti di Casa Verdi, Milano; 16 pm; 22 Maggio: Istituto Italiano di Cultura, London; 6 pm.

“Al concerto del 22 Maggio tengo particolarmente – spiega Antonio – è il più importante di quest’anno, per il valore che io gli do, perché suonerò all’Istituto Italiano di Cultura. Sono molto affezionato alle mie radici, chi mi conosce lo sa, per cui ho un legame molto importante con la comunità italiana a Londra, tra l’altro i miei studi al Royal College sono stati finanziati dall’associazione culturale italiana Il Circolo, che io sempre ringrazio. Quando scelsero me come studente dello scolarship (borsa di studio, n.d.r.) mi sono sentito onorato e responsabilizzato, è una cosa in cui credevo, quindi la magia è stata questa: loro hanno scelto me e io ho sposato la loro mission, cioè la promozione della cultura italiana all’estero. Non sono uno di quegli italiani che vanno all’estero e rinnegano le proprie origini, anzi io ne vado orgoglioso e cerco di promuoverle, di metterle sempre in evidenza”.

La struttura del concerto solista di Antonio Morabito è ben precisa, come ci spiega lui stesso: “Parlerò della cultura italiana in una maniera un po’ trasversale, atipica, tramite le opere pianistiche che presenterò: attraverso il programma del concerto sottolineerò quanto la musica italiana, quella colta, dei secoli passati, abbia influenzato lo sviluppo della musica colta europea e, viceversa, quanto l’Italia abbia assorbito anche dal resto del mondo. Ad introdurre il tutto ci sarà Federica Nardacci, bibliotecaria e musicologa del Royal College of Music, e io stesso durante il recital sottolineerò queste relazioni con la cultura italiana all’Istituto Italiano di Cultura, quindi quale miglior posto?”

I concerti di Giugno vedranno nuovamente protagonista il Duo Mercadante:
14/06: Methodist Church, Ampthill; 2 pm;; 8/06: Great St Mary’s Church, Cambridge; 1 pm.

Come è evidente, la maggior parte di questi eventi musicali si svolgono in Cattedrali e chiese principali, quindi anche per Antonio Morabito e i suoi partner musicali si perpetua la tradizione, molto frequente in Inghilterra, di esibirsi nelle chiese anglicane, che hanno sempre importanti stagioni concertistiche.

Dopo il mese di Giugno, l’estate del Duo Mercadante potrebbe avere una puntata tutta italiana. E’ lo stesso Antonio ad anticipare questa possibilità. “Quest’estate molto probabilmente parteciperemo in Italia a un festival di musica internazionale che si tiene ad Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria, dove ho un contatto stretto col Maestro Stefano Calderone. Lui sta organizzando il festival in questo comune piccolino, ma caratteristico. Faremo di tutto per esserci”.

La carriera di musicista di Antonio Morabito procede di pari passo con quella di insegnante. Dopo aver insegnato pianoforte in Italia sia in scuole pubbliche che private, ora insegna al Royal College of Music. Inoltre è Professore di Pianoforte presso il Blackheath Conservatoire alla Cardinal Vaughan Memorial School di Londra e direttore del coro presso la St. Augustin Church in Hammersmith.

Ecco che vuol dire insegnare musica a Londra

Ma com’è insegnare a Londra? Che allievi sono i ragazzi inglesi?

“Mi piace molto insegnare – ci dice Antonio – insegnando si impara tanto. Se c’è differenza tra insegnare a ragazzi italiani e insegnare a ragazzi inglesi? A livello di talenti non abbiamo nulla da invidiare, il talento non ha location. Ma insegnare in Inghilterra mi ha dato la possibilità di entrare in contatto con studenti provenienti da tutte le parti del mondo, con background culturali e genetici pazzeschi, che magari in Italia non si incontrano perché Londra è un ambiente più cosmopolita. Il fatto di entrare in contatto con culture diverse, attraverso gli occhi e i racconti di questi ragazzi, è bellissimo e mi dà anche l’opportunità di migliorarmi nell’insegnamento. Perché secondo me ciò che bisogna sempre fare come insegnante è adattarsi al ragazzo, mi piace pensare che ogni ragazzo è uno scrigno, bisogna trovare la chiave giusta per aprirlo e far uscire tutte le cose belle che contiene. Se un insegnante utilizza la stessa chiave per tutti non può funzionare.

“Se si insegna in un contesto piccolo – prosegue Antonio – a livello culturale ci si raffronta con la medesima situazione (anche se nessuno è mai uguale a un altro)… Il modo di empatizzare è fortemente diverso. Questo mi dà l’opportunità di essere un insegnante nuovo per ogni allievo, e questa cosa è bellissima, mi piace molto”.

Quindi, che sia al cospetto di un pubblico o di una classe di allievi, l’impegno, lo stile e la classe di Antonio Morabito portano alto il nome dell’Italia nel mondo. Partendo dal cuore, che è la cosa più importante, sempre.

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