Alla scoperta dei Capolavori Italiani a Londra: il via alla terza edizione

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Dopo aver già riscosso grande successo, il tour guidato e offerto a titolo gratuito dall’associazione di volontariato Mondo Italiano, Sezione UK, Capolavori Italiani a Londra arriva alla sua terza, attesissima edizione.

Si tratta di un vero e proprio viaggio alla scoperta di grandi capolavori classici italiani, realizzati da artisti e artiste quali Piero della Francesca, Michelangelo, Caravaggio, e Artemisia Gentileschi, pittrice quest’ultima, vissuta nella prima metà del Seicento che seppe farsi non solo strada ma anche imporre il suo innegabile talento in un ambiente prettamente dominato dagli uomini. Un’artista eccellente che è divenuta simbolo della lotta per i diritti delle donne.

La visita guidata, che si terrà sabato 2 dicembre presso la National Gallery di Londra, seguirà l’iter ideato Dott. Renato Marinacci, storico dell’arte laureato in Scienze dei Beni Culturali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Marinacci sarà dunque la voce narrante di questa (ri)scoperta indirizzata ad appassionati e curiosi di tutte le età. In occasione della pregevole iniziativa, Londra Notizie 24 ha incontrato Alessandro Gaglione, socio fondatore dell’associazione MONDOITALIANO, nonché’ consigliere ed attualmente presidente del COMITES (COMitato degli ITaliani all’EStero) di Londra, per raccontare il dietro le quinte di un lavoro di volontariato, anzi di una missione, che dura da ben ventitré anni.

Capolavori Italiani a Londra, terza edizione
La foto mostra Alessandro Gaglione e la guida dott.ssa Paola di Felice alla National Gallery per la visita Capolavori Italiani a Londra (copyright Alessandro Gaglione)-

L’avvocato Alessandro Gaglione, lasciando alle spalle ogni formalità, contagia chiunque voglia conoscere la sua visione artistica, culturale, e sociale di diffondere il patrimonio culturale italiano, e in un certo qual modo difenderlo dalla dimenticanza. ”Chiamatemi fondamentalista se volete, ma per me è inconcepibile ignorare le eccellenze italiane presenti in tutto il mondo, specie per la comunità di connazionali residenti all’estero e ancor di più per i figli di migranti che rischiano inconsapevolmente di perdere la storia e il patrimonio culturale che ci appartiene e riguarda tutti noi”.

Sulla pagina Facebook di Mondoitaliano si legge:

L’Associazione di Volontariato Mondoitaliano, sin dalla sua costituzione avvenuta nell’anno 2000, ha come scopo quello di svolgere, nell’interesse della comunità italiana o di origine italiana residente in Italia e all’estero, le attività finalizzate:

  • all’attuazione del principio di solidarietà, per affermare i diritti di tutti i Cittadini italiani o dei cittadini stranieri italiani di origine
  • alla valorizzazione della pace, della cultura multietnica e multireligiosa e della solidarietà tra i popoli
  • alla piena attuazione dei diritti della cittadinanza italiana
  • al superamento di tutte le forme di disagio sociale
  • all’affermazione del diritto alla cultura, all’educazione e alla formazione permanente
  • allo sviluppo e alla promozione del turismo sociale e culturale con particolare riferimento alla terza età e all’attività giovanile

L’intento è ben chiaro e lodevole, soprattutto considerando che si basa esclusivamente sulla buona volontà di persone competenti, che mettono a servizio della comunità la loro passione, la loro conoscenza ed il loro tempo.

Per educare inostri figli e proteggere la nostra cultura serve un aiuto concreto

Ma saremmo decisamente troppo naïve nel pensare che ”le favole” trovino spazio nel mondo reale. I sacrifici perpetrati dall’associazione sono innumerevoli e nonostante l’adesione di molte iniziative da parte di una considerevole fetta della comunità italiana di Londra, nonché il sostegno del Consolato, ciò che serve in maniera urgente sono i fondi.

Investimenti da parte dello stato, utili a valorizzare, proteggere e garantire la sopravvivenza stessa della nostra ricchezza culturale nel mondo e nella nostra memoria.

”Considerando che i venti posti disponibili per la visita guidata sono finiti in meno di cinque minuti è chiaro che l’interesse è quasi tangibile, ma reperire volontarie e volontari esperti in materia, chiedere loro del tempo, della dedizione, e della costanza non è affatto facile”.

Dalle parole di Gaglione capiamo che siamo di fronte al solito paradosso: la necessità di educare e l’impossibilità di farlo perché mancano le risorse.

Oltre che da appasionato d’arte, Alessandro Gaglione si rivolge da padre ai figli dei migranti italiani

”Servirebbe un mecenate oppure, come ho gia’ ribadito,  il sostegno dello stato. Io faccio il possibile per aiutare la nostra comunità; un altro esempio è il servizio di consulenza legale che offro gratuitamente per le persone indigenti con SLIG LAW LLP, studio legale anglo-italiano con sede a Londra e uffici a Roma. La necessità e dunque la domanda sono ben presenti, servono però investitori. Anche la promulgazione della stessa lingua italiana può essere il primo passo. A Londra ci sarebbe bisogno di una scuola secondaria italiana. Se penso per esempio al St. George’s Bristish International School di Roma, che è un’istituzione scolastica ben radicata, qui a Londra non c’è l’equivalente italiano, e mi domando il perché. Immaginiamo un accordo tra i due stati, uno scambio di risorse. Le cose da fare sono potenzialmente infinite. Io poi, oltre che da appassionato, parlo anche da padre: pensare che i miei avrebbero potuto non sapere nulla della loro cultura, che poi è il tesoro più prezioso che possediamo, non mi avrebbe fatto dormire la notte. Lo spazio per intervenire ce n’è, e serve istituzionalizzarlo. Per questo sono sempre in giro a scoprire nuovi talenti nostrani, a tentare di organizzare eventi, per esempio la befana, o il carnevale e le sue maschere. Non posso pensare che tradizioni importanti come queste vengano perdute. Poi, in materia d’arte io sono appassionato ma profano, conosco i classici però so che in Inghilterra come in altri paesi, talenti contemporanei italiani sono innumerevoli e in vari campi, dalla fotografia alla moda, dalla scultura al mondo enogastronomico. Chi dice che ormai dall’Italia se n’è andato e dunque non è affar suo, non sa quanto grave sia quest’affermazione”.

Capolavori Italiani a Londra, visita guidata gratuita alla National Gallery di Londra
La foto mostra un gruppo di visitatori partecipare alla visita guidata gratuita Capolavori Italiani a Londra.

Le parole di Alessandro Gaglione, che suonano come un appello soprattutto di fronte al suo impegno e quello di tutta l’associazione, portano inevitabilmente ad una presa di coscienza e responsabilità. Integrazione, rispetto reciproco, libertà e dignità vanno di pari passo con il desiderio di condividere, proteggere e diffondere la nostra cultura. Partendo da piccoli gesti, come quello della partecipazione attiva.

Silvia Pellegrino
Silvia Pellegrino
Silvia è una scrittrice italiana, nata e cresciuta a Roma, e attualmente residente a Londra. Si è appassionata alla scrittura fin da quando era bambina, e ha iniziato a comporre poesie all'età di dieci anni. Cresciuta in una famiglia matriarcale, ha sviluppato un interesse per l'universo femminile, che ha ispirato il suo libro di racconti 'The Spoons'Tales'. Quest'ultimo, ancora in lavorazione, racconta le donne, indagando diversi temi: dalla sessualità al rapporto con il proprio corpo; dall'amore alla morte. Appassionata sia di letteratura che di cinema, ha scritto la sceneggiatura del cortometraggio di video-poesia 'The Molluscs Revenge', diretto e prodotto dalla società di produzione video @studio_capta, nel 2020. Silvia ha individuato nella videoarte e nella videopoesia il perfetto contenitore di contenuti dove far incontrare linguaggi diversi, percepiti come strumento di analisi interpretativa in grado di reificare le diverse sensibilità artistiche, trasformandole in immagini poetiche. Ha collaborato inoltre con il quotidiano nazionale online @larepubblica e la rivista @sentieriselvaggi scrivendo diversi articoli e recensioni cinematografiche dal 2012 al 2016. Nel 2020 il suo racconto “Una lupa mannara italiana a Londra” è stato uno dei vincitori del concorso di scrittura @IRSE RaccontaEstero.

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