Alla Cheltenham Italian Society Emma Sabatelli parla di Evoluzione della famiglia in Italia

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E’ dedicata al tema Evoluzione della famiglia italiana la prossima conferenza della Cheltenham Italian Society. Ospite, l’avvocatessa e docente universitaria Emma Sabatelli.

Alla Cheltenham Italian Society Emma Sabatelli parla di Evoluzione della famiglia in Italia

L’evoluzione della famiglia italiana e, di riflesso, della condizione femminile in Italia è al centro della conferenza promossa per il prossimo lunedì 12 febbraio dalla Cheltenham Italian Society, nell’ambito del programma di iniziative che la storica associazione fondata nel 1959 tiene ogni mese. Alle 7 di sera, in diretta Zoom da Bari, l’Avvocatessa Emma Sabatelli, per oltre vent’anni Professore associato di Diritto commerciale e Diritto della Crisi presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, conferirà sul tema della serata.

Più che mai attuale, purtroppo (perchè si ha l’impressione che nonostante le battaglie combattute finora, molti stereotipi siano ancora più vivi che mai) e per fortuna, visto che proprio per questo motivo se ne continua a parlare, non solo come fosse un obbligo morale.

“L’evoluzione della famiglia in Italia va di pari passo con l’evoluzione femminile, le due cose non sono scindibili – spiega la professoressa SabatelliI ‘pilastri’ delle famiglie tradizionali per molti anni hanno visto l’uomo lavorare fuori casa, con l’organizzazione e la gestione della casa stessa e l’educazione dei figli lasciata prevalentemente alle donne, che pagavano questo ruolo – non un potere ma un asservimento – in maniera molto cara… noi abbiamo dovuto fare lotte infinite per il riconoscimento dei diritti civili, per l’autonomia finanziaria, per fare cose che le giovani generazioni danno per scontate”.

E sono proprio le giovani generazioni a rappresentare, secondo Sabatelli, lo scoglio più ostico.

“Purtroppo – aggiunge – c’è una sorta di regressione perchè le giovani donne attraverso un uso sbagliato dei social tendono a mettersi sul mercato come se fossero degli oggetti. Questo va contro tutto quello che abbiamo desiderato, tutto quello per cui abbiamo combattuto”.

Una lotta sociale che per Emma Sabatelli è nata già nella sua famiglia d’origine.

“Mio nonno era un tipografo – racconta – e aveva sei figli, di cui quattro donne, mia madre era la più grande. Le ha fatte laureare a Napoli all’Orientale, durante la Guerra. Ma mio padre era contrario al fatto che mia madre insegnasse (quindi, lavorasse n.d.r.) perchè non esisteva una concreta necessità economica”.

E l’insegnamento, negli anni ‘60/’70, rappresentava l’unica possibilità effettiva per una donna di accedere al mondo del lavoro, altre professioni quali il medico, l’ingegnere o qualunque altra (che oggi si svolga normalmente) non erano contemplate per l’universo femminile, ritenendo che il senso di accudimento, naturale per una donna (almeno da un punto di vista oggettivo) potesse essere espresso o in famiglia allevando i propri figli oppure a scuola formando gli studenti.

L’incontro in streaming col pubblico di Cheltenham in programma lunedì 12 febbraio abbraccerà quindi molte sfaccettature dello stesso tema. Partendo dalla condizione femminile nell’Italia post-unitaria e durante il periodo fascista, si parlerà, tra l’altro, di diritti politici (elettorato), civili e patrimoniali, della situazione lavorativa femminile, della posizione della Chiesa Cattolica, dei mutamenti legati alla prima Guerra Mondiale e all’avvento del Fascismo, del delitto d’onore (e poi sua abrogazione), delle lente conquiste del Dopoguerra, della parità dei diritti, del divieto del licenzamento a inizio gestazione, e così via fino alle conclusioni sulle nuove tipologie di famiglia e del passaggio dalla famiglia patriarcale a quella attuale, che la professoressa Sabatelli definisce un’evoluzione incompiuta.

Tanta carne al fuoco, di sicuro, con ampi riferimenti alla più difficile attualità dei giorni nostri. Con l’obiettivo di ‘sbarcare’ personalmente a Londra entro quest’anno, “Magari in primavera”.

Emma Sabatelli è una grande viaggiatrice, prima del Covid si è spinta fino in Cambogia. E adesso, che anche la vita dei viaggiatori oramai si è ripresa alla grande, nonostante l’aiuto prezioso della tecnologia, che ci permette in un battito di ciglia di essere dall’altra parte del mondo anche solo stando semplicemente seduti di fronte a un monitor, sarebbe bello, perchè no, pensare di andare ad incontrare un pubblico in carne ed ossa, in una delle prossime occasioni di dialogo e confronto su tematiche importanti, come quelle scelte dalla Cheltenham Italian Society.

Annalisa Valente
Annalisa Valente
Nata a Bari, vivo a Milano, sono giornalista iscritta all’Ordine da trent’anni. Ho iniziato a lavorare nei giornali e nelle tv locali in Puglia e ho proseguito in Lombardia (Quotidiano Puglia, RTG Puglia, Quotidiano di Foggia, La Gazzetta di Merate e della Brianza). Ho sempre coltivato la mia passione per la scrittura, anche quando il mio percorso professionale ha svoltato in un’altra direzione (Regione Lombardia Assessorato alla Formazione, Coordinamento Didattico e Servizi al Lavoro nelle scuole professionali lombarde accreditate presso Regione Lombardia). Da nove anni mi occupo di Orientamento al Lavoro a Milano e cerco di scrivere cose interessanti per i miei connazionali che vivono e lavorano in UK.

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