Torna Performing Italy con sette storie di attori italiani dal background migratorio

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È iniziata oggi Performing Italy, una serie di video ritratti brevi dedicati agli attori dal background migratorio nel teatro italiano promossa dall’IIC di Londra.

Al via oggi la seconda serie di video ritratti dedicati agli attori dal background migratorio commissionata dall’Istituto Italiano di Cultura di Londra, Performing Italy.

Performing Italy, la seconda serie di video dopo il successo nel 2021

A cura di Margherita Laera (University of Kent), in collaborazione con Alberto Lasso, Carla Peirolero e Oliviero Ponte di Pino, Performing Italy torna dopo il successo della prima edizione nel 2021, approdata su RAI 5 nell’ambito della Maratona Teatrale Next Generation.

È proprio alle nuove generazioni del teatro che Performing Italy dedica i suoi insegnamenti, condivisi attraverso le storie di successo di sette volti del teatro italiano contemporaneo dal background migratorio. I sette protagonisti di Performing Italy offrono l’opportunità di osservare da vicino l’Italia che sta cambiando e di indagare il tema dell’italianità nel XXI secolo.

Ripresi e montati da Nicola Giordanella  e sottotitolati in inglese da Corina Gabualdi, i video durano circa quindici minuti e racchiudono le esperienze che hanno avvicinato questi attori al teatro, intersecandosi con le loro origini.

La serie è prodotta da Suq Genova Festival e Teatro, che da oltre vent’anni esplora e diffonde i valori della multiculturalità e dell’inclusione, ed è disponibile da oggi 4 maggio sul Canale Vimeo dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra.

Alberto Boubakar Malanchino, “visceralmente italiano” con origini del Burkina Faso

Ad aprire è Alberto Boubakar Malanchino, trentenne conosciuto per i suoi ruoli in Doc, Summer Time e Easy Living. Con padre italiano e madre del Burkina Faso con discendenza yemenita, Malanchino racconta il suo rapporto da italiano con la terra di origine, la riscoperta attraverso un viaggio e la presenza costante di queste due culture nella sua carriera.

“Culturalmente e mentalmente, il mio modo di mangiare, pensare, cantare, è italiano. Ho delle porte che si aprono sul Burkina Faso, ma non è la mia casa”, racconta Malanchino.

Poi aggiunge: “Il mio colore era quasi un freno a mano rispetto ad un casting o un produttore che non mi vedeva adatto per il ruolo(…). Andando in Burkina Faso mi sono reso conto di essere visceralmente italiano, come quando vado a Roma e mi rendo conto di essere estremamente milanese”.

Il programma di Performing Italy

I video ritratti saranno disponibili sul canale Vimeo dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra secondo questo calendario:

4 maggio | Alberto Boubakar Malanchino
11 maggio | Deniz Özdoğan
18 maggio | Cristina Parku
25 maggio | Omar Elerian 
1 giugno | Nalini Vidoolah Mootoosamy
8 giugno | Kalua Rodriguez
15 giugno | Rabii Brahim

In ciascun video-ritratto, gli artisti parlano del proprio teatro, dei propri percorsi formativi e di progetti recenti e futuri. Nei racconti scorrono le immagini di repertorio dei loro spettacoli più significativi e delle esperienze di casting, talvolta discriminatorie.

Nati e/o cresciuti in Italia da genitori migranti o famiglie miste, questi artisti rappresentano una generazione che incarna incroci culturali. Attraverso essi, l’identità italiana viene riscritta e ampliata.

Delle loro voci, così potenti e portatrici di cambiamento, c’è ancora scarsa consapevolezza, nonostante l’Italia sia il secondo Paese d’Europa per numero di stranieri residenti (5,3 milioni al 1gennaio 2019, di cui 3,7 milioni extraeuropei, fonte Eurostat).

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