A Daniele Bartocci il premio Food & Sports Journalist of the Year

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Daniele Bartocci Top 40 Under 40 Business Elite 2025 (ph. Bartocci).
Daniele Bartocci Top 40 Under 40 Business Elite 2025 (ph. Bartocci).

Il food manager e giornalista marchigiano Daniele Bartocci ha ricevuto a Londra il titolo di Food & Sports Journalist of the Year – Europe nell’ambito degli International Elite 100 Global Awards 2025. Un premio, assegnato da una giuria internazionale, che riconosce l’impegno di Bartocci nel raccontare con passione e competenza il mondo dello sport e all’interno dell’agroalimentare italiano.

Daniele Bartocci è Food & Sports Journalist of the Year – Europe

Un nuovo riconoscimento internazionale che celebra l’eccellenza italiana nel mondo è stato assegnato al food manager e giornalista marchigiano Daniele Bartocci, che ha ricevuto il titolo di Food & Sports Journalist of the Year – Europe nell’ambito degli International Elite 100 Global Awards 2025.

Un premio, assegnato da una giuria internazionale, che riconosce l’impegno di Bartocci nel raccontare con passione e competenza il mondo dello sport e all’interno dell’agroalimentare italiano.

Marchigiano, nato il 26 giugno 1989 a Jesi (città che ha dato i natali a campioni olimpionici e non come Elisa Di Francisca, Valentina Vezzali, Stefano Cerioni, Luca Marchegiani e Roberto Mancini), laureato in Economia e Commercio Internazionale all’Univpm Università Politecnica delle Marche, Bartocci ha conseguito un Master in Digital Marketing e Communication de ‘Il Sole 24 Ore’, rivestendo anche il ruolo di docente e relatore universitario.

E quello di quest’anno è solo l’ultimo dei premi conseguiti: suoi sono anche il Myllennium Award 2019 e 2020, il Food and Travel Award 2022, il Premio Andrea Fortunato al Salone d’Onore del Coni a Roma (2024), il premio “100 Eccellenze Italiane” a Montecitorio (2023).

Il suo nome figura anche tra i “Top 40 Under 40 Business Elite” 2025, classifica che celebra i giovani talenti italiani under 40 per leadership e innovazione.

“Credo nel valore del Made in Italy”

Attualmente vive ed opera in Italia o in UK?

“Ho sempre creduto nei valori del Made in Italy. Rifiutai un’esperienza Erasmus in Irlanda, ai tempi dell’Università Politecnica delle Marche, proprio perché ho sempre amato l’Italia. Londra mi affascina molto, così come il Regno Unito. In particolar modo ho viaggiato negli anni in Olanda, Grecia e più volte in Francia. Ma qui nel mio paese, nel Bel Paese, sto molto bene e continuo a svolgere attività giornalistica e food, avventure assai stimolanti che mi stanno regalando belle soddisfazioni, anche in relazione al fatto che otto anni fa decisi all’improvviso di abbandonare il pianeta bancario (dove operavo ad Ancona) per dedicarmi full-immersion alle mie passioni, in primis proprio quella del food”.

Da quanto è giornalista e da quanto è food manager?

“Ho iniziato a scrivere circa trentatré anni fa per un settimanale marchigiano, facendo nel corso degli anni anche telecronache, servizi media, radiocronache e rivestendo l’incarico di responsabile comunicazione per una società sportiva. Sono ovviamente iscritto all’Ordine, da quasi sedici anni.

Non dimentico l’emozionante passaggio, da ragazzino, in varie testate come Corriere Adriatico e altre, in primis sportive. Parallelamente, dal 2017 a oggi, ho assunto ruoli di responsabilità nel management commerciale agroalimentare del noto brand Made in Marche (conosciuto a livello nazionale e internazionale).

Ho sempre seguito con passione l’ambito food (e anche wine), sin da piccolo, come dimostra anche la mia tesi magistrale sul brand spumanti/vini Rocca dei Forti/Casalfarneto”.

Al momento per chi lavora come giornalista e come food manager?

“Come giornalista, scrivo ormai da tanto tempo per diverse testate nazionali come The WayMag (nota testata di lifestyle con sede a Milano che ha una forte proiezione internazionale) e altre, occupandomi di eventi, lifestyle, food, innovazione e sport in particolar modo. Ho anche un blog personale, vincitore di Blog dell’anno 2022 (danielebartocciblog.it) e continuo a scrivere da decenni, per varie testate e blog sportivi seguiti anche all’estero. Tra questi, calcioStyle e altri.

Come professionista del settore agroalimentare rivesto un ruolo che mi piace molto all’interno del management commerciale come accennato in precedenza, con focus sullo sviluppo di nuovi prodotti e mercati, in primis nel canale horeca – normal trade – food service.

La mia vita è il food, settore che mi ha visto anche come giudice di note rubriche come il talent-show King of Pizza sul circuito Sky (ideato dalla Nazionale Italiana Pizzaioli di Dovilio Nardi, detentore di 8 Guinness World Record), il premio Spaghetti alle Arselle Award a Forte dei Marmi in Versilia, nonché giudice dell’ultima edizione del Premio Emergente Chef Pizza Sala 2025 (a Monza), vetrina questa da cui sono uscite negli anni oltre 100 nuove stelle Michelin.

Credo che food & sport rappresenti in linea generale un binomio sicuramente intrigante e appassionante, molto stimolante sotto tutti i punti di vista.

D’altronde sana alimentazione e corretto esercizio fisico rappresentano da sempre un vero ‘must’”.

Ecco il segreto per conciliare i due ruoli di giornalista sportivo e food manager

Come riesce a conciliare i due ruoli?

“La chiave non è solo la voglia di fare e di sacrificarsi, ma inevitabilmente anche una gestione rigorosa del tempo, e la determinazione, gli stimoli sin da quando ti alzi la mattina, con poco tempo libero in realtà, e soprattutto una forte passione per entrambi i mondi. Ho sempre cercato di integrare le mie competenze comunicative e giornalistiche con quelle manageriali e commerciali, creando sinergie tra concetti di storytelling e strategia aziendale.

Mio babbo e mio zio erano due commerciali, e questo non significa poco. Credo che l’autenticità nei rapporti commerciali/comunicativi e la ricerca scrupolosa della qualità, in ogni ambito, alla lunga facciano la differenza”.

Bartocci con l'ex ct della Nazionale Italiana Calcio Roberto Mancini (ph. Bartocci).
Bartocci con l’ex ct della Nazionale Italiana Calcio Roberto Mancini (ph. Bartocci).

Il premio International Elite 100 si riferisce alla presentazione di un elaborato specifico oppure alla sua attività generale?

“Il riconoscimento “Food & Sports Journalist of the Year 2025 – Europe” mi è stato conferito da una commissione internazionale, con headquarter a Londra, per la mia attività valutata d’eccellenza nel panorama food&sport.

La commissione ha voluto premiarmi per la leadership, le performance e l’impatto comunicativo raggiunto in giovane età nel panorama europeo del giornalismo sportivo come quello agroalimentare.

Un ambito, quest’ultimo, che mi continua a dare tanto, è inutile nasconderlo: sono stato molto felice anche di essere stato inaspettatamente inserito nella Top30 dei migliori ambassador e professionisti italiani impegnati nel canale horeca dai Bar Awards Milano per 3 anni consecutivi (2022-2024) così come di essere stato insignito del riconoscimento di professionista food dell’anno a Innovation & Leadership International Award Le Fonti alla Borsa di Milano (Piazza Affari) nel 2023, un premio internazionale di primo livello”.

In che data esattamente ha conseguito il premio International Elite 100?

“Il premio mi è stato ufficialmente annunciato nel mese di luglio, nell’ambito degli International Elite 100 Global Awards, con sede centrale a Londra. Sarò onorato di essere celebrato anche all’interno del prestigioso magazine internazionale Elite International 100 che uscirà tra ottobre e novembre”.

Quali sono i futuri obiettivi professionali dopo aver conseguito questo premio?

“Come sempre cercherò di dare il massimo con la giusta dose di motivazione e umiltà, cercando di promuovere ulteriormente l’eccellenza e il talento made in Italy a livello nazionale e internazionale. Dopo essere stato ospite anno dopo anno in varie trasmissioni in radio e tv come Sportitalia, Processo di Biscardi, Rai Isoradio, Radio 24, Radio Radio e Rtl, sarebbe bello magari un giorno essere invitato anche a qualche talk-show su Rai o Mediaset come Dritto e Rovescio, Zona Bianca o altri. Sarebbe davvero un bel regalo dopo anni di gavetta e sacrifici. Nel food&sport non mi piace pormi limiti, anche se so che non sarà semplice, visto e considerato che abito in una regione sicuramente bella se non fantastica come le Marche che però, anche per le sue dimensioni, non sempre è sotto i riflettori nazionali”.

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