Un bambino di nome (A boy called) Porro diventa un libro

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Presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino 2023, Un bambino di nome (A boy called) Porro è destinato a diventare un piccolo caso letterario per giovanissimi e non. Tradotto dall’inglese a cura di Lucia Morciano, pubblicato da Be Strong Edizioni, il volume è in vendita in Italia sul sito Be Strong dallo scorso Maggio, e nel Regno Unito lo si può acquistare già dallo scorso mese di Luglio sul sito di Tricolore. Ecco di che si tratta.

Un bambino di nome (A boy called) Porro diventa un libro

Un bambino di nome (A boy called) Porro nasce come una storia per bambini dagli otto ai dodici anni. Ma in realtà è una storia per tutti coloro che sono animati dai buoni sentimenti, dal rispetto per gli altri, da un senso di coerenza e di sincerità nei confronti del prossimo.

La storia, nata inizialmente come opera teatrale bilingue inglese-italiano per bambini, ha debuttato al Pleasance Theatre di Londra nel novembre 2019. Chi l’ha scritta è Penny Culliford, drammaturga originaria del Kent, autrice di molte tra le migliori storie dedicate all’infanzia, non solo per il pubblico britannico. Alcune di queste sono state rappresentate da Tricolore Theatre Company, compagnia teatrale fondata nel 2007 a Londra dall’attrice, doppiatrice e produttrice Nadia Ostacchini.

Connubio che si rivela quanto mai provvidenziale, essendo Tricolore una compagnia specializzata in pièce teatrali bilingue per l’infanzia, ed essendo questo libro scritto in italiano, con testo originale in inglese a fronte.

Presentato ufficialmente al Salone Internazionale del Libro di Torino 2023, Un bambino di nome (A boy called) Porro è destinato a diventare un piccolo caso letterario per giovanissimi e non. Tradotto dall’inglese a cura di Lucia Morciano, pubblicato da Be Strong Edizioni, il volume è in vendita in Italia sul sito Be Strong dallo scorso Maggio, e nel Regno Unito lo si può acquistare già dallo scorso mese di Luglio sul sito di Tricolore.

Si potrebbe dire che la storia del piccolo Porro è un po’ la storia di tutti noi perché, diciamo la verità, chi almeno una volta nella vita non si è sentito fuori posto? Porro non si sente mai all’altezza della situazione. Ma, attraverso varie vicissitudini, il suo riscatto morale è destinato ad arrivare, e lui comprende che ognuno di noi, prima o poi riesce a trovare il proprio posto nel mondo. Basta saperlo cercare, pazientemente e senza farsi prendere dallo sconforto.

Porro è vittima di bullismo, ogni giorno c’è chi gli rinfaccia di avere i capelli troppo ritti, chi le orecchie troppo piccole, chi lo rimprovera di essere sempre in ritardo. E in più si chiama Porro, come un ortaggio. I compagni di scuola lo prendono costantemente in giro e a un certo punto Porro non ne può più. Così decide di scappare.

Ed è qui che inizia la sua avventura. Perché Porro ha una sola amica, la Fata Madrina, che gli regala una mela magica. Attraverso il potere di questo frutto raggiunge un mondo incantato, dove incontra il Guardiano dei Ghiri, che sta cercando una piccola ghira smarrita, Gioia. Di fronte alla profonda preoccupazione del Guardiano per la piccola Gioia, Porro inizia a comprendere cosa significhi essere davvero affezionati a qualcuno. Per fortuna Gioia viene ritrovata e il Guardiano dei Ghiri regala a Porro un berretto di lana.

Il viaggio di Porro prosegue fino ad una terra gelata, piena di banchi di neve altissimi. Qui il bambino incontra una pinguina che odia i cani, perché convinta che il mondo sia dominato dai cani e che i pinguini siano ignorati da tutti. Porro è sconvolto da questa scoperta. Com’è possibile odiare creature tanto fedeli e altruiste come i cani, si domanda. Quando però la pinguina ha una disavventura, viene attaccata e picchiata, a correre in suo soccorso è proprio un cane, un labradoodle di nome Rufo. Il cane non solo salva la pinguina, ma le resta accanto fino a che lei non guarisce dalle sue ferite. E Porro capisce cosa sia la vera amicizia, al di là delle apparenze. La pinguina gli regala un orologio da taschino.

Il viaggio di Porro continua e il bambino si imbatte in un’orchestra formata da musiciste che gli chiedono di suonare uno strumento musicale. Porro non crede di esserne capace, ma loro sono talmente incoraggianti che Porro sceglie la concertina, e scopre di saperla suonare molto bene senza aver mai imparato a farlo. Un talento naturale. Le musiciste organizzano quindi un concerto e, nonostante Porro tema di non essere all’altezza della situazione, in realtà suona davvero bene e il concerto è un successo. La concertina resta a lui.

Porro riprende la mela magica che tiene in tasca, le dà un altro morso e si ritrova nuovamente nel suo villaggio. Lì rivede la Fata Madrina e le racconta del suo incredibile viaggio e delle incoraggianti esperienze vissute. Nonostante ciò ha ancora timore di tornare a casa, di ritrovarsi nell’ambiente da cui era fuggito, rivedere i compagni di classe che lo prendono in giro. Ma la Fata Madrina lo rassicura e lui osserva i doni ricevuti, rendendosi conto che questi davvero potranno aiutarlo nelle difficoltà quotidiane: col berretto di lana può coprire capelli e orecchie, con l’orologio da taschino potrà essere finalmente puntuale e con la concertina potrà donare a tutti tanta allegria.

Le avventure vissute grazie alla mela magica gli fanno capire che, anche se nella vita ci sono situazioni che purtroppo non possiamo cambiare, ognuno di noi ha qualcuno che gli vuole bene e gli fornisce gli strumenti per affrontare le difficoltà quotidiane. Perché non bisogna mai nascondere al resto del mondo ciò che siamo e che possiamo fare. Porro capisce che, tenendo a mente tutto ciò, diventerà un bambino migliore, paziente, forte, capace di affrontare le piccole e grandi avversità della vita di tutti i giorni.

La storia di Porro vuole essere un esempio positivo per tutti i bambini, perché siano incoraggiati a coltivare il proprio valore e il proprio talento, e sappiano riconoscere quel soffio di gentilezza e di bontà che può nascondersi nell’animo di ogni essere umano.

Sabato 11 Novembre 2023 alle ore 6.30 pm Tricolore Theatre Company presenterà ufficialmente Un bambino di nome (A boy called) Porro, presso la Casa Italiana San Vincenzo Pallotti, Red Hall (Sala Russo) in Clerkenwell Road a Londra. Saranno presenti l’autrice del libro Penny Culliford e l’autrice di libri per bambini Gloria Danili. L’ingresso è libero, ma occorre comunque prenotarsi via tricolore.org.uk.

Annalisa Valente
Annalisa Valente
Nata a Bari, vivo a Milano, sono giornalista iscritta all’Ordine da trent’anni. Ho iniziato a lavorare nei giornali e nelle tv locali in Puglia e ho proseguito in Lombardia (Quotidiano Puglia, RTG Puglia, Quotidiano di Foggia, La Gazzetta di Merate e della Brianza). Ho sempre coltivato la mia passione per la scrittura, anche quando il mio percorso professionale ha svoltato in un’altra direzione (Regione Lombardia Assessorato alla Formazione, Coordinamento Didattico e Servizi al Lavoro nelle scuole professionali lombarde accreditate presso Regione Lombardia). Da nove anni mi occupo di Orientamento al Lavoro a Milano e cerco di scrivere cose interessanti per i miei connazionali che vivono e lavorano in UK.

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