UK, ulteriori restrizioni rimandate a dopo Natale

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Il Primo Ministro Johnson ha dichiarato che ad oggi non sarebbe giustificato introdurre nuove misure in UK per il periodo natalizio.

Boris Johnson: ulteriori restrizioni rimandate a dopo Natale, se i dati non miglioreranno

Non verranno introdotte nuove restrizioni per il periodo natalizio, ha detto oggi il Primo Ministro inglese in un video annuncio su Twitter.

Voglio confermare che le persone possono andare avanti con i loro programmi per il Natale. Ma teniamo costantemente sotto controllo i dati e non escludiamo ulteriori misure subito dopo“, ha scritto Boris Johnson.

L’annuncio arriva a seguito di una riunione convocata nel pomeriggio di lunedì, che ha visto il governo diviso sull’ipotesi di un possibile mini-lockdown in UK dopo Natale, con chiusura del settore hospitality e altre misure di contenimento.

Da una parte, coloro che come il Primo Ministro Johnson e il Cancelliere Rishi Sunak non reputano che al momento ci siano abbastanza elementi per imporre nuove restrizioni. Dall’altra, quelli che vorrebbero una risposta immediata al picco di casi, come il segretario per la salute Sajid Javid e quello per la cultura, Nadine Dorries. Anche molti scienziati si sono espressi negli ultimi giorni, spesso criticando il piano B e invocando un intervento di Downing Street.

Non c’è dubbio che la variante Omicron continui ad aumentare rapidamente, con una velocità mai vista prima d’ora. La situazione rimane estremamente difficile“, ha riconosciuto Johnson nell’annuncio di oggi. Poi ha aggiunto: “Faremo qualsiasi cosa per proteggere la salute pubblica, ma rispetto alla continua incertezza riguardo alcune cose – la gravità di Omicron, i tassi di ospedalizzazione, l’impatto dei vaccini e dei richiami – non pensiamo che ci siano abbastanza prove per giustificare restrizioni più dure prima di Natale“.

Rimandata dunque al 28 Dicembre la riunione che deciderà sulla questione. Tra le opzioni principali, un limite negli assembramenti al chiuso, distanziamento sociale e coprifuoco per l’hospitality. Si tratterebbe di un ritorno alla fase 2 del piano di uscita dal lockdown del Regno Unito nei primi mesi del 2021.

Omicron in UK, gli ultimi dati

Nonostante la posizione del governo, i dati in UK restano allarmanti.

Una media di oltre 90.000 casi al giorno, mentre il numero di vittime è diminuito da oltre 100 a meno di 50, con una media di 112 negli ultimi sette giorni.

A preoccupare maggiormente è la rapidità nella diffusione della variante Omicron, che dieci giorni fa aveva registrato 1898 casi e ora si aggira sui 45.000. È ancora presto, secondo gli esperti, per decretare se questa variante è più innocua, oltre che più veloce.

Londra è la città maggiormente colpita, con tassi di ospedalizzazione in aumento. Il sindaco Sadiq Khan ha da poco annunciato la cancellazione degli eventi in programma per Capodanno a Trafalgar Square, a cui avrebbero partecipato almeno 6.500 persone.

Nel frattempo, continua a pieno ritmo la campagna vaccinale. Oltre il 50% della popolazione adulta ha ricevuto la terza dose, che secondo gli scienziati rimane la risposta più efficiente contro la nuova variante.

Se la situazione dovesse deteriorarsi, saremo pronti ad agire“, ha concluso il Primo Ministro, nel tentativo di rincuorare una popolazione che proprio come i suoi ministri è spaccata tra il timore per l’ennesima catastrofe e quello per l’ennesimo lockdown.

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