Dal 10 al 16 maggio torna The Walk, il ritiro internazionale di danza ideato da Simona Scotto e Alessandro Picciau. A Dolianova, in Sardegna, un gruppo di over 55 provenienti da tutta Europa si ritrova per danzare, conoscere la cultura italiana e riscoprire la propria vitalità.
The Walk: la danza che unisce Sardegna e Regno Unito in un viaggio per over 55
Il mondo non è solo un paese per giovani e non è solo un paese per vecchi, il mondo è un paese per tutti. E per comprendere velocemente un concetto talmente articolato da rivelarsi estremamente semplice, non si può non parlare di The Walk.
Cos’è The Walk? E’ un appuntamento che si ripete da tre anni e che unisce Sardegna e Regno Unito in un progetto originale e ambizioso, ma soprattutto di cuore.
Dal 10 al 16 Maggio una settimana full immersion per “non più giovanissimi” che vogliono cimentarsi nella danza.
A creare questo evento, due menti brillanti e competenti, che sanno esattamente cosa significa stare a contatto con le persone, lavorare con loro, adoperarsi per loro.
Specialmente per quella fascia di popolazione di età matura – che spesso viene dimenticata dall’organizzazione di eventi “classici” per una serie di motivi legati alla predisposizione fisica e mentale – perché possa vivere appieno un’esperienza pensata in maniera specifica, superando ogni difficoltà logistico-organizzativa.
Dietro The Walk ci sono Simona Scotto e Alessandro Picciau. Alessandro lo conosciamo già grazie alle molteplici attività della sua Associazione Atobius, di cui è presidente, a Dolianova nel Sud Sardegna.
A partire dal Festival Atobius dello scorso anno in concomitanza con la settimana della Lingua Italiana insieme alla Dante Loughborough di Gianluca Fanti e alla Scuola di italiano L’Accademia di Cagliari di Maura
Mattana (che è anche vice presidente Atobius), e dal ciclo di conferenze sulla cultura sarda tenuto lo scorso Febbraio in giro per il Regno Unito partendo dalla prima serata di
presentazione organizzata con Il Circolo a Londra.
Simona Scotto, da Londra alla Sardegna per insegnare danza agli over 55

Simona è una bella scoperta fatta proprio in occasione di questa edizione di The Walk. Nata a Cagliari, dopo un percorso di studi in medicina e psicologia, in maniera del tutto casuale ha iniziato a dedicarsi alla danza, con studi proseguiti poi a Londra, città che le ha dato la possibilità di approfondire il suo amore per questa disciplina e trasmettere le sue skills artistiche ad allievi over 55.
Anzitutto con un programma di lezioni on-line attraverso il suo website https://www.simonascotto.com/.
Un’esperienza che ha visto il suo culmine, com’è facile immaginare, durante il periodo della pandemia, e che prosegue tuttora poiché gli allievi di Simona si collegano con le sue lezioni on-line praticamente da tutto il mondo.
A giorni alterni arrivano dalla Germania, dall’Italia, dalla Svezia, dall’Olanda, dall’Inghilterra e persino dall’Australia.
“A Londra – racconta Simona – ho fatto l’università, la Middlesex University, di danza e spettacolo, e mi è capitato di conoscere una persona che voleva facessi parte del suo
spettacolo.
Come ricompensa mi ha detto: ti insegno a lavorare con le persone anziane. Io all’epoca dicevo sempre di sì, a tutto, ma mi sono anche domandata dove questa cosa mi avrebbe portata.
“Poi quando sono andata a ballare con la Sadler’s Wells’ Company of Elders, c’era una delle mie insegnanti che mi ha chiesto se volevo lavorare con gli anziani, insegnando loro danza.
Prima ho pensato che insegnare esercizi agli anziani è una cosa, insegnare danza un’altra, perché si ha una dinamica molto diversa.
Però poi mi sono chiesta: ma perché li chiamiamo anziani, in quale momento della vita si diventa davvero anziani? E cosa vuol dire essere anziano? Perché penso che prima degli ottant’anni non puoi assolutamente essere considerato anziano.
Il mio desiderio è in realtà cambiare le idee delle persone.
“Quando eravamo piccoli vedevamo anziane le persone di cinquanta, sessanta, settant’anni.
Ma oggi no, le persone di quell’età si ‘tengono’ bene, si vestono bene, mangiano bene, cercano più di essere e non di apparire, di trovare la felicità nelle cose più semplici.
Quindi il concetto di anziano = fragile, non può esistere se si pensa a se stessi come a una persona matura, con un cammino di vita che può anche condividere con altri, che è la cosa più bella del mondo.
Naturalmente io incoraggio le persone a tenersi bene, a pensare diversamente attraverso la danza, perché quello è il mio linguaggio”.
Simona Scotto e Alessandro Picciau: The walk è un punto di incontro per un’esperienza unica

Una filosofia di vita che non fa una grinza e che è stata la molla che ha spinto Simona e trovare un grande e prezioso punto di incontro con Alessandro per creare insieme un’esperienza unica come The Walk. Ma com’è nato questo particolare connubio?
“La mia idea – racconta ancora Simona – era quella di far conoscere a tutto il mondo la Sardegna, attraverso i miei occhi. La Sardegna è la mia casa, la mia patria, il mio amore, il mare, il mio tutto.
Mio marito è inglese, lui adora la Sardegna, vorrebbe andarci a vivere. Mi spingeva a fare lì qualcosa, che fosse a metà tra danza e cultura.
Quindi abbiamo comprato una casa lì in Sardegna, a Dolianova, dove abita Alessandro. Che poi ho incontrato. Lui promuove tante iniziative per insegnare la lingua italiana e la cultura.
E io faccio danza, quindi ci siamo trovati e fortunatamente ci siamo piaciuti, perché la cosa importante è avere anche una certa sinergia con l’altra persona con cui si progetta e si lavora”.
“Simona – aggiunge Alessandro – fa in modo che le persone possano praticare la danza sia come attività di socializzazione oltre che per tenersi in forma.
C’è questo duplice scopo, perché gli studi scientifici dicono che la danza, più di qualsiasi altra attività fisica, è quella che apporta più benefici, sia mentali che fisici. Quindi abbiamo ragionato assieme anche di quello che si sarebbe potuto fare in Sardegna sulla falsariga del progetto Atobius, ovvero far incontrare queste persone anziane con cui Simona ormai lavora da prima del Covid, quando lei ha iniziato a tenere lezioni di danza online a loro, che si trovavano spesso soli in casa.
“Per cui ci siamo detti: ma perché non diamo l’occasione di conoscersi a queste persone che, magari durante il Covid, hanno fatto lezioni a distanza? Le facciamo venire a Dolianova, si incontrano e stanno insieme una settimana, così al mattino fanno lezioni di danza, e al pomeriggio si dedicano ad attività culturali, visite guidate, degustazioni, incontri con gli artigiani. Da qui è nato il progetto e quella di quest’anno sarà la terza edizione”.
The Walk, in Sardegna un ritiro di danza per consocere Dolianova, la Sardegna e la cultura italiana
Vediamo dunque come si svolge The Walk. Una ventina di persone arrivano in Sardegna, da diverse parti del mondo, comprese Italia e Inghilterra (ogni anno si propone qualcosa di diverso, quindi per alcune di loro è già la terza esperienza, per altre la seconda).
Un vero e proprio ritiro di danza. Dal 10 al 16 Maggio: ogni mattina per 3 ore si balla, si fa danza classica, danza contemporanea e danza creativa. Pranzo libero.
Al pomeriggio le attività culturali sono quelle che le portano alla scoperta di Dolianova e di tutta la zona che le ospita.
Potranno anche andare al mare. Una vera e propria immersione culturale.
“Quando faremo danza – spiega Simona – verremo ispirati da quello che ci dà la città. La connessione con i colori, i profumi, i luoghi che ci circondano e poi il cibo naturalmente”.
“Alla fine dell’esperienza – aggiunge Alessandro – si fa sempre una presentazione alla città di quello che è il lavoro svolto durante la settimana. Un piccolo saggio. Si crea un pezzo di danza, un’esibizione, frutto di quella che è stata l’esperienza della settimana e a questa esibizione partecipa la popolazione locale, così da far vedere cosa è successo durante la settimana, conoscere il corpo di ballo, l’attività.
Partecipano anche altre associazioni, cori, per mettere insieme tutto quanto e creare un vero e proprio uno scambio culturale”.
“Per quest’anno è tutto sold out – ci dice Simona – però per l’anno prossimo il modo in cui le persone possono sapere di questi retreat è attraverso il mio sito web. Iscrivendosi ricevono una volta alla settimana una newsletter sulle nostre iniziative e i nostri spettacoli. Anche perché a Londra ho una compagnia di danza di adulti over 50, quindi facciamo anche quelli.
Per esempio, poche settimane fa abbiamo fatto uno spettacolo a Roma. Un’esperienza bellissima”.
Perché come dice Simona, bisogna fare una rivoluzione che possa cambiare l’idea consueta e generale di invecchiamento. The Walk può essere questo, e anche molto altro. Si aprano le danze, quindi. A invitarci a ballare ci saranno Simona Scotto e Alessandro Picciau.