Ravenna, città dei mosaici: la mostra a Londra

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Il 15 Luglio all’Italian Cultural Institute di Londra, ha luogo la mostra dei mosaici di Ravenna inaugurata da Andrea Sardo, con la partecipazione dea professoressa Judith Herrin, in conversazione con la Direttrice dell’Ufficio del Turismo di Ravenna Maria Grazia Marini.

Il giorno 15 Luglio 2025, presso l’Istituto di Cultura Italiana di Londra, l’incontro con la Direttrice dell’Ufficio Turismo di Ravenna e l’archeologa bizantinista Judith Herrin (autrice del libro “Ravenna, capital of Empire, crucible of Europe”), e’ inaugurato dal Direttore dei Musei Nazionali di Ravenna, Andrea Sardo. Si tratta di sei siti di grande importanza storica e architettonica, alcuni dei quali fanno parte del Patrimonio Unesco.

Le copie dei mosaici in mostra vengono dalla Basilica di Sant’Apollinare in Classe e del Battistero degli Ariani, capolavori dell’arte paleocristiana, dal Palazzo di Teodorico e dalla Villa Romana di Russi, la meglio preservata villa romana del Nord Italia, dal Mausoleo di Teodorico, che unisce la tradizione architettonica classica con le influenze gote e orientali, ed e’ stato un punto di riferimento nell’architettura rinascimentale, e riflettono le vicende storiche che per alcuni secoli hanno reso Ravenna capitale dell’Impero Romano d’Occidente prima, del regno ostrogoto in seguito, e infine dell’Italia bizantina.

Maria Grazia Marini e Judith Herrin

Le origini dell’arte storica del mosaico

L’arte del mosaico ebbe origine a Ravenna, che intorno al VI secolo fu punto d’incrocio tra la cultura romana e quella germanica, la sua maggiore espressione.

Uno dei mosaici in mostra all’Istituto Italiano della Cultura

La dottoressa Judith Herrin illustra i maggiori mosaici della mostra, in tutto il loro splendore. Ognuno di essi é legato sia ad un personaggio, sia ad un avvenimento storico e, assieme ad altri mosaici del periodo, compreso il Mausoleo di Galla Placidia, presentano un cambiamento : le immagini rappresentate, infatti,  non sono piu’ soltanto religiose, ma “di stato”, in quanto rappresentano non solo i santi, ma anche l’Imperatore e l’Imperatrice.

I mosaici della Basilica di S.Vitale, forse il massimo esempio dell’arte musiva ravennate, che illustrano l’Imperatore Giustiniano e l’imperartice Teodora, sono caratterizzati da una ricchezza cromatica e da una raffinatezza nei dettagli che evidenziano il potere e la sacralita’ delle figure imperiali. Questi ultimi, vengono da una citta’ che fu, fino alla fine dell’VIII secolo, il luogo d’incontro tra la culture greca, latina, cristiana e barbarica, ed il centro culturale e politico dell’Italia Settentrionale e dell’Adriatico, e riflettono anche l’incontro tra la Chiesa Cattolica Romana, e la Chiesa Ariana Gotica.

I pezzi in mostra sono copie, realizzate negli anni ‘50 da maestri mosaicisti ravennati, che si erano gia’ occupati del restauro degli originali – “I restauratori italiani sono i migliori del mondo” dice Judith Herrin – e rimarranno all’Istituto di Cultura Italiana, aperto al pubblico dal lunedi’ al venerdi’ dalle 10.00 alle 17.00, fino al 5 settembre 2025.

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