La strada di casa: fa sold out il musical degli italiani a Londra

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Tutto esaurito e tanta emozione tra il pubblico del Britton Theatre per il musical degli italiani a Londra “La strada di casa”.

La strada di casa riempie il Britton Theatre e fa emozionare il pubblico

È stata palpabile l’emozione del pubblico del Britton Theatre lo scorso sabato 16 luglio mentre andava in scena “La strada di casa”,il musical degli italiani a Londra che, fra storie di cappuccini a mezzogiorno, ananas sulla pizza ed identità che si perdono e ritrovano nella City, ha alzato lo specchio della realtà londinese a volte alienante per gli italiani che vi abitano, ma anche della comunità coesa e fedele alla sua identità culturale che da sempre supporta che ha lasciato il Bel Paese per recarsi Oltremanica.

Si tratta della storia di una ragazzina che, avendo scoperto che la famiglia vuole lasciare Londra per tornare “a casa”, scappa con alcuni amici in un parco londinese, dove poi si dipanano le avventure del gruppo.

In una Londra dove il tempo si è fermato, il gruppo di ragazzini scopre i timori, l’alienazione e le incertezze che ogni italiano a Londra, da chi ci è arrivato già in età avanzata a chi invece ci è nato, ha vissuto ad un certo punto.

Ma la risposta si trova proprio nella stessa comunità che, rimanendo unita e fedele alla propria cultura ed alle proprie tradizioni, riesce ad abbattere il muro della paura e ridonare speranza a chi si è trovato vittima delle proprie paure.

Grande emozione anche per chi ha lavorato dietro le quinte: “La comunità italiana qui ha una storia bellissima”

“La strada di casa”, che ha visto la partecipazione di numerosi bambini, ragazzi ed adulti della comunità italiana, ha visibilmente commosso molti dei presenti in sala, che al calare del sipario si sono trovati con le lacrime agli occhi ed a ringraziare chi ha trasformato in realtà il progetto del musical degli italiani a Londra, dalla regista Anna Landi, alla coreografa Annarita Mazzilli, al compositore Luke Saydon, fino ad arrivare alla produttrice ed ideatrice del progetto, Eleonora Giovannardi.

Proprio quest’ultima ha spiegato la nascita e lo sviluppo del progetto, rivelando forse così il segreto della sua portata emotiva.

“Il progetto è nato dalla voglia di raccontare una comunità che qui a Londra ha una storia bellissima. Questo progetto è scritto da e per la comunità: questo significa che quando abbiamo cominciato, due anni fa, non avevamo nulla se non l’idea di mettere in scena un musical che ci raccontasse”.

La storia poi è nata grazie all’incessante lavoro di tutti i partecipanti, che nel corso di ventuno workshop hanno raccontato le proprie esperienze di vita a Londra per dare forma ad una rappresentazione che raccontasse tutti i sentimenti legati alla vita degli italiani a Londra.

Si è trattato di un processo di lavoro collettivo ma anche focalizzato sulle unicità di ogni storia raccontata, per poter veicolare quelle che sono anche le sottili differenze fra le storie di chi ha vissuto una vita intera a Londra, e magari si sente quasi più inglese che italiano, e chi invece è arrivato nella City dopo una vita in Italia.

“È stata una grande sfida, quella di trovare un modo per rappresentare così tante esperienze personali che, in qualche modo, sono anche simili alla mia – ha raccontato il compositore del musical, il maltese Luke Saydon – Abbiamo raccolto tutte le parole, le sensazioni e le emozioni dei partecipanti, trasformandole in musica e facendo nascere la bellezza di questo musical. È stato speciale vedere la reazione dei ragazzi, che hanno visto le loro emozioni diventare una composizione originale: per loro è stata veramente un’emozione unica, soprattutto perché per molti di loro questo è stato il primo passo nel mondo del teatro”.

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