Parlamento europeo, ci sono le alternative alla “maggioranza Ursula”

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L'emiciclo del Parlamento Europeo a Strasburgo (Photo by DAVID ILIFF. License: CC BY-SA 3.0).

Ecco l’analisi della situazione al Parlamento europeo dopo le ultime elezioni proposta da Simone Billi, deputato della Lega eletto nella Circoscrizione Estero-Europa.

Parlamento europeo, ci sono le alternative alla “maggioranza Ursula”

Pubblichiamo di seguito una analisi che ci ha inviato Simone Billi, Deputato eletto nelle liste della Lega nel collegio Estero-Europa, sulla situazione che si è creata nel Parlamento Europeo dopo i risultati delle elezioni dell’8 e 9 giugno scorsi.

La coalizione PPE, Socialisti e Liberali, che ha caratterizzato la precedente legislatura, sarebbe anche nel nuovo Parlamento Europeo (PE) la maggioranza numericamente più forte. Tuttavia, il suo livello è sceso dopo queste elezioni, per via del calo di Socialisti e Liberali: nel prossimo PE potrà contare su 403 deputati, contro i 444 della passata legislatura.

Mentre non sarà praticabile una coalizione di centro-destra tra PPE, ID e ECR (avrebbe 320 seggi, 39 in meno della maggioranza richiesta di 361), esistono delle alternative alla riproposizione della cosiddetta maggioranza Ursula.

Infatti, se ad una coalizione di centro-destra si unissero anche i liberali di Renew si raggiungerebbero 399 seggi.

Qualora a essere coinvolti fossero i Socialisti, basterebbe anche il solo apporto di ECR (è da escludere che ID possa accettare un’alleanza coi socialisti di S&D, e viceversa).

Questo è quanto risulta dai dati provvisori delle recenti elezioni europee.

* Simone Billi è deputato per la Circoscrizione Estero-Europa e capogruppo della Lega in Commissione Esteri.

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