Luciana Di Bella presenta Lullaby al Bloomsbury di Londra e racconta la storia del suo progetto canoro e musicale fondato sulle ninne nanne.
Luciana Di Bella a Londra canta le ninne nanne del progetto Lullaby
Da piccola cantava ninne nanne alla sorella minore, ora porta la sua musica sul palcoscenico. È la storia di Luciana Di Bella che ha performato il suo nuovo album, Lullaby, al Bloomsbury Theater di Londra.
Soprano, approdata in Regno Unito nove anni fa, insegna canto, ma preferisce non darsi un’etichetta musicale.
Il 30 settembre presenta l’album Lullaby con Massimiliano Pace, proponendo le ninne nanne in diversi generi e differenti tematiche: l’amore, la propria terra, ma anche la guerra e l’olocausto.
«Abbiamo affrontato la guerra, abbiamo affrontato l’Olocausto, assolutamente, perché la nostra vita è fatta di tanti colori. E un po’ in notturno, nel sogno, i confini svaniscono e spesso tutte queste esperienze e queste emozioni si mischiano insieme perché la nostra coscienza nel sonno parla liberamente. Ho affrontato tematiche anche molto dure, naturalmente, perché la nostra coscienza va sempre ridestata».
Un’artista con un passato difficile – è stata vittima di stalking – ma questo non l’ha fermata, anzi l’ha spinta a guardare più lontano, in una serata che trasmette la tenerezza dei bambini al mondo adulto in una riscoperta di emozioni anche per i più grandi.
«Lullaby nasce da un piccolo talento sviluppato da bambina, quando per aiutare mia madre cullavo mia sorella molto più piccola di me, e cantavo tutte le canzoni che conoscevo, dalle ninne nanne ai Guns’n’Roses. E da lì questo talento è rimasto e negli anni mi sono trovata ad avere reazioni bellissime da parte di bambini che non conoscevo, che si addormentavano e che non conoscendomi si affidavano. Questa cosa mi ha intenerito tanto, per cui Lullaby nasce con l’idea di ritrovare quella capacità di affidarsi e quella tenerezza che si ha da bambini anche nella vita adulta. Le cose succedono e bisogna trasformarle, come l’alchimista cerca di trasformare il metallo in oro. Allora anche le esperienze negative vanno trasposte e vanno messe a servizio. Io credo che questa osa abbia forgiato e segnato la mia personalità. Però è qualcosa che mi ritrovo anche per aiutare gli altri. Avendo a che fare con ragazze giovani e di tutte le età, perché insegno canto, spesso e volentieri mi trovo a vedere i segnali di problematiche simili, quindi cerco di guidarle diciamo così alla salvezza».
Il progetto Lullaby non finirà qui ma continuerà ad essere messo in scena nei mesi a venire.
«Adesso stiamo portando avanti il progetto Lullaby, stiamo costruendo il tour sia in Italia che in Europa, anche in Uk, e stiamo lavorando sulle prossime date: a fine ottobre andremo in Sicilia per un evento per Save the children, perché comunque non tralasciamo mai la solidarietà e il supporto per chi ha più bisogno».
La video intervista a Luciana Di Bella
Qui la video intervista realizzata da Barbara Lorusso con Stefano Barone a Luciana Di Bella:




